Il nostro Direttore, Livio Giannotta, ha contattato telefonicamente il collega Armando Serpe di sportcasertano.it. Occasione per conoscere meglio il prossimo avversario del Catania, la Casertana, con qualche considerazione sulla lotta al vertice nel girone C:
Armando, la Casertana è più serena dopo il ritorno al successo?
“La Casertana arriva alla sfida moralmente meglio rispetto al recente passato. La vittoria col Catanzaro ha un pò rianimato l’ambiente, ma c’è anche la consapevolezza che ci vorrebbe un miracolo sportivo per uscire indenni da Catania. La Casertana, comunque, è squadra che gioca sempre a viso aperto. Lo ha fatto anche a Lecce e Matera, citando alcune delle formazioni più attrezzate del campionato”.
I falchetti adotteranno un atteggiamento simile a quello evidenziato nella gara d’andata?
“Il divario tecnico è evidente. All’andata vinse la Casertana. I rossoblu s’illusero di potere disputare un torneo diverso, poi le cose sono andate male per tanti motivi. Fu la svolta per il Catania e l’inizio di un percorso difficile per la Casertana. Gli etnei non fecero una grande impressione ma era solo la seconda giornata, il Catania doveva ancora carburare. I falchetti vinsero anche con un pizzico di fortuna, ma quella gara non fa testo. Oggi la squadra campana è molto diversa, sia in termini tattici che di modulo e uomini. Sarà un match completamente differente sabato”.
Casertana con una rosa potenzialmente da Play Off. Cosa non funziona?
“Non c’è stata grandissima amalgama in un gruppo profondamente rinnovato. I problemi la Casertana se li porta a monte. Manca una prima punta, c’è qualche carenza nei terzini. A centrocampo ci si aspettava qualcosa di più da Rajcic e De Rose. La squadra di D’Angelo è un pò lenta a centrocampo con qualche lacuna difensiva. Soprattutto da centrocampo in su qualcosa non funziona a dovere. Difetti che la Casertana proverà a correggere sul mercato”.
Con mister D’Angelo, comunque, qualche passo avanti c’è stato…
“Sicuramente, più che altro in termini d’identità di gioco. Il mister adotta un 4-3-1-2 ma è camaleontico, cambia anche pelle passando al 4-2-3-1 e 3-5-2. Ed ha messo fuori giocatori di una certa esperienza, vedi Marotta. Lo stesso Padovan doveva fare il titolare ma non ha reso secondo le aspettative”.
Da Caserta è rimbalzata la notizia di un presunto interesse della Casertana per Francesco Ripa, sai qualcosa di più sulla vicenda?
“Ripa trovava poco spazio, allora c’è stato un abboccamento con la Casertana ai primi di dicembre. Adesso l’attaccante segna sempre e credo proprio che si sia tolto dal mercato. Può anche darsi che il Catania prenda una punta di categoria superiore e ceda Ripa, ma la Casertana sarebbe disposta a pagare qualcosina in meno come ingaggio proponendogli un biennale. Ad oggi non penso che Ripa vada via. Tra l’altro lui e Curiale costituiscono una coppia eccellente per la C”.
Lecce, Catania e Trapani. Come vedi lo scenario in ottica promozione diretta?
“Lecce un pò discontinuo in attacco. Vanta un organico forte ma il Catania possiede una panchina più lunga, può permettersi il lusso di lasciare fuori Caetano Calil. A me il Lecce non fece una grandissima impressione nonostante abbia vinto. Fu molto fortunato. Riuscì a fare bottino pieno sfruttando un rimpallo. A Trapani la Casertana passò in vantaggio, poi i falchetti uscirono sconfitti a causa di un autogol. Ho visto anche il Trapani giocare a Castellammare, ottenendo una vittoria fortunosa. Il rendimento dei granata, inoltre, ultimamente non è regolare. Ad oggi il Catania ha le carte in regola per rimontare il Lecce. E’ un campionato bellissimo e spettacolare, tecnicamente valido. Catania, Lecce o la stessa Casertana nel girone A raccoglierebbero molti più punti. Ogni gara nel girone C è battaglia, al nord non c’è la stessa tensione”.
Catania-Casertana, che gara ti aspetti?
“Attenzione alle pressioni. Qualche anno fa assistetti alla vittoria della Casertana a Catania, quando scattò l’esonero di Pancaro. Vidi un clima pesante, di contestazione. Giocare in una piazza come Catania è difficile per tutti. Basta poco per essere contestati ma anche per essere acclamati. La pressione sarà tutta sul Catania sabato. Questo può essere un vantaggio per la Casertana, che sa di avere l’80% di probabilità di perdere. Quindi massima serenità per i falchetti. L’attacco atomico del Catania può fare la differenza. Se il Catania faticasse a sbloccare il risultato nel primo tempo, però, dopo l’intervallo potrebbe incontrare qualche difficoltà. Gara molto delicata per il Catania. I rossoazzurri potrebbero accorciare sul Lecce, se il Trapani non batte i salentini perde ulteriore terreno. Il Catania, comunque, a prescindere da quel che succederà al ‘Provinciale’ deve battere la Casertana, compagine che gioca e dotata anche di alcune buone individualità. La palla è rotonda, attenzione ai botti di fine anno ma io credo che Lucarelli inculcherà ai giocatori la giusta mentalità”.
Quale sistema di gioco adotterà la Casertana a Catania?
“Sicuramente la Casertana giocherà con il 4-3-1-2. Lorenzini prenderà il posto di Rainone qualora non recuperasse Rainone. Padovan sostituirà lo squalificato Alfageme giocando in coppia con Turchetta. Carriero, giocatore molto interessante che potrebbe andare a Carpi a gennaio, trequartista. Se è in giornata favorevole è in grado di spaccare tutto. Peccato sia un pò discontinuo. All’andata ricordo che fece benissimo col Catania”.
Il calciomercato invernale potrebbero incidere in maniera significativa nella lotta al primo posto?
“Gli equilibri del mercato sono molto particolari. Nella passata stagione la Juve Stabia intervenne pesantemente a gennaio peggiorando le cose. Importante non stravolgere nulla, magari non reperendo giocatori fortissimi avendo già degli equilibri consolidati. Meglio puntare su portatori d’acqua, rincalzi”.
Si ringraziano la redazione di sportcasertano.it ed il collega Armando Serpe per la gentile concessione dell’intervista.
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