Momento difficile per il calcio italiano. Anche le squadre della nostra regione faticano ad emergere nel panorama professionistico. La Serie A è totalmente priva di squadre siciliane, mentre in B c’è solo il Palermo che prova a fare del proprio meglio per tornare protagonista della scena. Negli ultimi anni il Catania è crollato dalla A alla C, ma alle pendici dell’Etna sono state gettate le basi per un piano di rilancio tecnico e finanziario. Anche il Trapani è reduce da una retrocessione, ma il club granata ha riorganizzato la struttura e punta all’immediato ritorno tra i cadetti.
A Siracusa è cambiato il timoniere, Paolo Bianco, proseguendo sulla strada tracciata da Andrea Sottil, ex rossoazzurro come lui. Aretusei in piena zona Play Off e con tutte le carte in regola per mantenere l’attuale posizionamento in classifica al di sotto delle big del girone C. Più giù troviamo la Sicula Leonzio che, dopo una splendida cavalcata, punta alla salvezza ma attraversa un periodo di crisi culminato con l’esonero di Pino Rigoli. Al suo posto Aimo Diana. Vedremo se l’allenatore bresciano saprà risollevare la squadra lentinese.
In fondo alla classifica troviamo, invece, l’Akragas che sta fronteggiando svariate problematiche societarie. I problemi, inevitabilmente, si ripercuotono sul rendimento di una squadra globalmente molto giovane che, tra l’altro, fa i conti con la disputa delle partite casalinghe sul neutro di Siracusa. Lo scenario attuale indica che Palermo, Catania e Trapani rappresentino l’espressione migliore del professionismo in Sicilia. In questo ambito, rossoazzurri e granata sono i club ad avere totalizzato il maggiore numero di punti in campionato (34) davanti ai rosanero (29).
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