Nel corso della trasmissione “Catania Social Club”, andata in onda su Ultima Tv, l’ex attaccante del Catania Gionatha Spinesi analizza la situazione in casa rossoazzurra quando si avvicina l’atteso derby di Trapani. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:
“Il Catania ha vinto una partita importante anche in virtù del pareggio del Lecce. Gara non facile, va dato il giusto merito all’Akragas ultimo in classifica che è venuto a giocarsi la partita da squadra ben organizzata e propositiva in avanti, mettendo in difficoltà il Catania. Spesso succede che gli episodi fanno la differenza, penso all’espulsione di Parigi che ha spianato la strada al Catania”.
“Il Catania deve fare il suo percorso. Magari può andare a Trapani un pochino più rilassato grazie al contemporaneo pareggio del Lecce a Fondi, non essendo costretto a vincere al ‘Provinciale’ per avvicinarsi ai salentini che, lo ricordiamo, riposeranno. Può essere un vantaggio, per i rossoazzurri, affrontare il Trapani a cui piace giocare a viso aperto. Gli etnei faticano con le avversarie che chiudono bene i varchi. Il Catania ha fatto un decennio ad alti livelli, il Trapani ha sfiorato la A qualche stagione addietro. La realtà dei fatti dice che entrambe le piazze meritano una categoria diversa da quella attuale”.
“Catania e Lecce sono le principali candidate al salto di categoria, ma occhio al Trapani. Soprattutto nella prima mezz’ora è una squadra che impone il proprio ritmo. Se non ti adegui al loro ritmo, diventa difficile fermarli. Partono forte, non perdono tempo, hanno meccanismi ben rodati ed esprimono un buon calcio. Il Trapani è compagine temibilissima, secondo me venerdì sarà un match da tripla”.
“L’allenatore può trasmettere delle cose importanti sul piano della mentalità, però deve esserci anche una predisposizione da parte di alcuni calciatori ad avere nel DNA una forza interiore notevole, quella personalità che ti contraddistingue per fare le fortune di una squadra. Ripa? Una punta viene pagata per fare gol. Quando non segni è giusto subire delle critiche. Ma devi vedere anche in quale condizione l’attaccante viene messo di giocare. Non ha ancora i 90 minuti, ma è uno che assicura gol in questa categoria. Poi ogni annata ha una storia a sè. Ancora il Catania si sta esprimendo al 60% del suo potenziale, possiede margini di miglioramento notevole. Ma non si può pensare che devi sempre vincere 3/4-0. Oggi i numeri dicono che il Catania è pienamente in media per la lotta al vertice. Io, fossi nella società rossoazzurra, non toccherei nulla in sede di calciomercato a gennaio”.
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