Salvatore Morselli, collega e Direttore di “TrapaniOggi.it”, ci fornisce qualche delucidazione in più sul Trapani esprimendo le sue considerazioni relative al derby col Catania:
Come arriva il Trapani all’appuntamento?
“Abbastanza sereno dopo il successo di Andria. La squadra ha lavorato sodo, sa che è una partita importante ma anche che il campionato è ancora abbastanza lungo. Ha messo alle spalle le esperienze negative con Fondi, Catanzaro e Matera. La squadra è abbastanza in palla ed in crescita. C’era la necessità di conoscersi meglio, avendo effettuato la società in estate diversi innesti. Inoltre il Trapani sta cominciando a calarsi nella realtà del campionato di Serie C, dopo un avvio di stagione un pò stentato in una categoria ben diversa dalla B”.
Quali sono gli uomini più in forma del momento in casa granata? Giocherà con il 3-5-2?
“Il 3-5-2 è nel DNA di Calori, anche se sono state adottate altre varianti nel corso della stagione. I granata spingono tanto sulle corsie esterne. Il giocatore più in forma del momento è Marras, un peperino. Il reparto arretrato è abbastanza collaudato anche se l’assenza di Legittimo, giocatore di categoria, penalizza non poco la squadra. Pagliarulo è da valutare, se sarà disponibile tornerà sicuramente al centro della difesa. Non dovrebbero esserci stravolgimenti di sorta. L’unico dubbio è legato all’utilizzo dal 1′ di Reginaldo o Evacuo. Difficilmente saranno contemporaneamente in campo”.
Lecce più forte di Catania e Trapani?
“Io ho visto giocare il Lecce col Trapani ed i giallorossi non mi sono parsi fulmini di guerra, ma è pur vero che si trattava solo dell’inizio di stagione. Sicuramente una di queste squadre si aggiudicherà il girone C. Chiaramente, il fatto di giocare solo per un posto, è penalizzante. Dalla seconda posizione in giù c’è una lotteria molto aleatoria. La componente fortuna si rivelerà determinante in chiave Play Off. E’ stata aumentata anche la gestione dei cambi, ma non mi sembra una novità esaltante. Forse nei campionati dilettantistici e giovanili ha più senso, trattandosi di un calcio ludico”.
Il Trapani teme il ritorno degli ex?
“Sì, in particolare quello di Curiale. Davis è originario della provincia di Trapani. Cercherà di mettersi in mostra e farsi rimpiangere dai suoi ex tifosi. Ormai nel calcio le bandiere non esistono più, ma c’è spazio per un professionismo serio, corretto. Dando giustamente il massimo ed esultando per le società di appartenenza. Caccetta ha fatto parte del progetto di una squadra che ha scritto pagine importanti. Una squadra riuscita ad approdare in B. E’ stato simbolo della grande cavalcata del Trapani. Lui sarà sicuramente accolto tra gli applausi. Si commuoverà come di recente successo ad un altro ex, Madonia. Sono uomini che nella loro esperienza lavorativa hanmo vissuto momenti particolari in un contesto che li ha adottati, cullati e fatti sentire veramente importanti. Caccetta è venuto fuori a Trapani come uomo e calciatore. Fornito avrebbe voluto giocare di frequente a Trapani, ma le scelte tecniche hanno pesato sulle sue presenze in granata”.
Che derby c’è da aspettarsi?
“Molto dipenderà dal modo con cui scenderà in campo il Catania. Io credo che i rossoazzurri siano votati a giocare la partita. Il Trapani ha proprio questo DNA, quindi ritengo che gli spettatori potrebbero assistere ad un grande spettacolo sul rettangolo di gioco. Il Catania è una società fortissima ed abbastanza consolidata, espressione di una città avente una grande tradizione sportiva. Mi fa piacere sapere che ci sia un gemellaggio tra le due tifoserie. Dovrebbe esistere sempre nel calcio. Sarebbe bello se tutti i club siciliani fossero gemellati, perchè alla fine i tifosi dovrebbero solo incoraggiare le proprie squadre”.
Si ringrazia il collega Salvatore Morselli per la gentile concessione dell’intervista.
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