Cristiano Lucarelli analizza la prestazione offerta contro l’Akragas, rilasciando alcune dichiarazioni anche in prospettiva Trapani. Queste le parole del tecnico rossoazzurro evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:
“Il muro dell’Akragas è stato eretto con bravura. Gli agrigentini sono molto bravi ad esaltarsi nella sofferenze, perchè in queste gare si chiudono e ripartono molto bene. Mentre contro squadre di pari livello, paradossalmente, sono più vulnerabili. Posso assicurarvi che conoscendo il risultato del Lecce è aumentata l’ansia e la voglia di vincere dei miei ragazzi. Mazzarani? Inserendo un giocatore con qualità diverse rispetto a Marco, che era anche diffidato e mi pareva giusto preservarlo, il muro agrigentino è andato ancora più in difficoltà. C’erano tante situazioni tattiche da leggere, sono stati maturi i miei giocatori gestendo bene il vantaggio nel secondo tempo. E’ come se avessi visto 11 allenatori in campo”.
“L’espulsione di Parigi? Non sono in grado di valutarla perchè non l’ho vista. Ci mancano dei rigori? Siamo un pò sfortunati rispetto ad altre squadre… col Cosenza abbiamo perso anche a causa di 1-2 rigori non concessi. Ancora oggi sono dispiaciuto per il ko dei ragazzi in Coppa Italia. Forse potevamo sfruttare meglio determinate situazioni. Mi sogno ancora la partita di Reggio Calabria, dove abbiamo creato tantissimo. Molto di più rispetto ad oggi, eppure in Calabria abbiamo perso”.
“Noi dobbiamo essere bravi a gestire i momenti d’ansia, giocando con la testa sulle spalle come abbiamo fatto nel secondo tempo. Trapani? Dal punto di vista mentale dovrà essere preparata come sempre. A livello motivazionale credo che non avrò molto lavoro da fare perchè è una gara che si prepara da sola. Per noi, qualunque risultato arrivi a Trapani, non sarà decisivo. Questo campionato si deciderà praticamente all’ultima curva. La classifica è cambiata ma non deve mutare il nostro atteggiamento. Per arrivare primi dobbiamo vincere il più elevato numero di partite possibile, lo sappiamo. Il Lecce non giocherà e, qualunque risultato venga fuori a Trapani, non dovrà farci bruciare energie fisiche e mentali. A me interessa essere primo ad aprile, non adesso”.
“Abbiamo fatto dei passi da gigante. Non credevo che la squadra potesse essere immediatamente competitiva, anche perchè abbiamo cambiato tantissimi giocatori in estate. L’ambiente era fortemente depresso. Io ed il mio staff siamo riusciti a creare un gruppo competitivo in poco tempo, non era così semplice e scontato che ciò accadesse.
I ragazzi hanno assimilato questa voglia di provare a vincere sempre. Alcune volte abbiamo perso al 95′, mentre in altre occasioni siamo stati noi a vincere sul filo di lana.
Non guardiamo la classifica, continuiamo a ragionare partita dopo partita senza farci prendere dall’ansia”.