LODI SI RIAVVICINA A CASA: nel napoletano i primi calci ad un pallone, sognando di emulare Maradona

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Francesco Lodi

Autore: Livio Giannotta

Sabato pomeriggio Francesco Lodi sentirà quasi aria di casa. Lui, che presso l’Oasis Club di Frattamaggiore ha dato i primi calci ad un pallone, tornerà in provincia di Napoli, precisamente a Castellammare di Stabia che dista 27 km dal capoluogo campano. Sullo sfondo la splendida visione del Vesuvio, ricordando i tanti sacrifici fatti dalla famiglia e quando all’età di 11 anni dovette lasciare la sua terra destinazione Empoli.

Da qui la convocazione in Under 17 di Rocca, l’aumento delle attenzioni nei suoi confronti, la vittoria dell’Europeo con l’Under 19 nel 2003, l’esordio in A contro la Sampdoria nello stesso anno, con i primi guadagni il regalo al padre della macchina dei suoi sogni. Fino a diventare un giocatore affermato in altre piazze. Catania, poi, rappresentò lo slancio ma anche l’accarezzamento del sogno di trasferirsi in un grande club.

Era il periodo in cui si vociferava la possibilità del passaggio al Napoli. Sarebbe stato qualcosa d’incredibile indossare quella maglia e farlo da protagonista nel tempio di Maradona, idolo di tutti i napoletani. Misteri del calcio che nel momento migliore della carriera di Lodi, nonostante la dimostrazione di spiccate capacità e doti balistiche, il grande salto di qualità non arrivò ed il sogno di giocare a Napoli rimase incompiuto.

Per un attimo Lodi ripenserà a quei momenti. A quando ha imparato a battere le punizioni guardando i video del ‘Pibe de Oro’ e sognando di emularlo. Più in generale a quanta strada fatta da ragazzino fino ad arrivare ai giorni nostri, al pieno della maturità. C’è un filo di amarezza in Lodi perchè la sua carriera avrebbe potuto conoscere altri lidi. Ma anche la consapevolezza di avere portato avanti un percorso fatto di umiltà, dignità ed orgoglio. Non rinnegando le proprie origini, da vero uomo del Sud.

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