Trasferta regolarmente consentita ai tifosi del Catania in possesso di Tessera del Tifoso. Un aspetto, questo, molto criticato dalle parti di Castellammare di Stabia. Sì, perchè il cuore pulsante della tifoseria organizzata gialloblu è nettamente contrario alla posizione di chi ha sottoscritto la Tessera. Non è un caso se ancor prima del fischio d’inizio di Juve Stabia – Catania, i sostenitori rossoazzurri presenti in 126 unità nel Settore Ospiti del “Romeo Menti” sono stati accolti da fischi ed insulti con cori come “Catanese tesserato, sei un servo dello Stato”, “tesserato pezzo di m…”.
Il clima è incandescente sugli spalti. Sono numericamente maggiori i tifosi stabiesi, com’era normale che fosse ma, nonostante questo, chi ha raggiunto l’impianto sportivo campano da Catania non si è lasciato per nulla intimorire reggendo ottimamente il confronto con i rivali. “Dove sono gli ultras?” è la domanda che i catanesi rivolgono alla Curva opposta, ricevendo come risposta “Finchè vivrò, odierò il Calcio Catania” e “Catania, Catania vaffa…”. Nell’arco dei 90 minuti più recupero, entrambe le tifoserie hanno alternato cori di sostegno delle rispettive formazioni a sfottò all’indirizzo dei tifosi avversari.
A pochi istanti dal triplice fischio del direttore di gara, l’urlo “Catanese pezzo di m…” rimane strozzato in gola quando Mazzarani disegna la traiettoria perfetta che inganna la retroguardia gialloblu regalando tre punti di platino al Catania. E’ l’inizio della gioia orgasmica del popolo rossoazzurro ed il conseguente gelo che colpisce i rivali stabiesi. Il Catania ‘conquista’ il “Romeo Menti”, le Vespe sono costrette ad inchinarsi all’Elefante.
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