Dino Di Julio, ex giocatore del Catania, emozionato nel parlare dei trascorsi in casacca rossoazzurra. Lo ha fatto rispondendo IN ESCLUSIVA alle domande del nostro Direttore, Livio Giannotta, in vista del derby Trapani-Catania.
Dino, tra i tanti ex rossoazzurri c’è spazio nel cuore dei tifosi anche per te…
“E’ stata un’esperienza indimenticabile. Abbiamo lasciato degli ottimi ricordi ai tifosi, il popolo rossoazzurro ci dimostra sempre tanto affetto. Io sono cresciuto nel settore giovanile della Lazio, sono laziale dentro ma, al tempo stesso, tifo per il mio Catania. Ho tantissimi amici in Sicilia. Mi piacerebbe scendere giù e parlare con loro, ricordando il passato in maglia rossoazzurra. Io adesso alleno nelle giovanili. L’anno scorso guidavo l’Unicusano Fondi, venni a giocare col Catania di Mascara. E’ un mio carissimo amico e lo conosco bene, mi ha fatto un certo effetto affrontare gli etnei”.
Ti capita di seguire tuttora il Catania?
“Io seguo da quando ho smesso di giocare la Lazio, ma chiedo sempre l’immediatezza dei risultati del Catania. Quella maglia è una seconda pelle per me. Custodisco gelosamente una maglietta rossoazzurra con il mio nome, l’ho regalata a mio figlio. Gli ho raccomandato di non darla a nessuno. Mi vengono i brividi solo a parlare del Catania”.
Che idea ti sei fatto di Cristiano Lucarelli?
“Lucarelli vanta trascorsi importanti da giocatore. Mi sembra che a livello caratteriale pretenda sempre il massimo, lavora per la creazione di un gruppo molto coeso e sta trasmettendo la sua mentalità alla squadra. Con voglia di fare risultato ovunque”.
Venerdì Trapani-Catania, una gara tosta. Tu hai vissuto proprio l’ultima vittoria rossoazzurra a Trapani…
“Ricordo lo 0-2 caratterizzato dalla doppietta di Umberto Brutto e da bei gol. Meritammo pienamente la vittoria, mi auguro che il mio Catania imiti la prestazione di allora. Sicuramente ci sarà tanta gente allo stadio. E’ un derby abbastanza sentito. I derby siciliani sono veramente difficili da affrontare con avversarie che danno filo da torcere. Se il Catania fa la partita che deve fare, porterà a casa la vittoria”.
Rivedi qualcosa del Catania dei tuoi tempi in questa squadra?
“Noi eravamo forti ma possedevamo qualità caratteriali che solo chi ha giocato a Catania poteva capire. Senza quel carattere, la forza di quel gruppo, nessuno avrebbe fatto come noi. Chiunque faceva parte di un gruppo veramente unito. Ognuno si sacrificava per il compagno. Io, Gennaro Monaco e Ciccio Bifera, i più esperti dello spogliatoio, ricordavamo sempre l’importanza di non deludere i nostri tifosi sia in casa che fuori. Perchè sapevamo di rappresentare una città e che i tifosi non aspettavano altro che vincere e tornare a casa contenti. Io credo che l’attuale gestione del Catania punti a ripercorrere quelle orme, impressione ricavata anche da alcune partite che ho seguito dei rossoazzurri. Mi auguro che il Catania torni tra i cadetti. E’ un peccato vedere le immagini dello stadio ‘Massimino’ in C, ma purtroppo capitato le annate difficili. Sicuramente il Catania tornerà al livello che gli compete, avendo la struttura adatta per farlo”.
Com’è cambiata la Serie C in questi anni?
“Molto rispetto ai miei tempi, ma direi il calcio italiano in generale. I calciatori di allora non li vedo, oggi, in C. Anche se l’attuale rosa del Catania potrebbe fare benissimo in B”.
Chi vincerà il girone C?
“Mi auguro che abbia la meglio il Catania, che se battesse il Trapani aggancerebbe il Lecce al primo posto. Credo che giallorossi e rossoazzurri siano i club più attrezzati per la vittoria finale. Spero di festeggiare anch’io da Roma il ritorno in B del Catania”.
In conclusione: “Grazie per l’intervista, mando un saluto a tutti i tifosi del Catania”.
Si ringrazia Dino Di Julio per la gentile concessione dell’intervista.
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