La mancata qualificazione dell’Italia ai prossimi Mondiali di calcio sta generando tutta una serie d’interrogativi. I vertici del nostro calcio devono trovare una soluzione per rilanciarlo. Ne parla, tramite le pagine de La Gazzetta dello Sport, il Presidente di Lega Pro Gabriele Gravina:
“Mi sembra ingiusto individuare in Tavecchio l’unico colpevole. Colpevoli siamo tutti. Il calcio italiano ha bisogno innanzitutto di un intervento legislativo forte. Il nostro mondo è regolato da una legge vecchia di trentasei anni. Francamente, non è più tollerabile. Dobbiamo fornire risposte a chi, giustamente, ci chiede azioni incisive. L’idea è che il calcio italiano non abbia bisogno di una cura, ma di una vera e propria rivoluzione culturale. Per ricostruire la Nazionale trasformiamo i Centri federali in Academy, così non servono a niente. E poi facciamo in modo di garantire alle società un risparmio fiscale e imporre che parte di quelle risorse siano destinate ai settori giovanili e allo sviluppo delle infrastrutture. Progetto seconde squadre? Facciamolo, ma senza stranieri e Under 23, altrimenti che senso avrebbero?”.
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