Autore: Livio Giannotta
In più di una circostanza mister Cristiano Lucarelli aveva avvertito la piazza che, prima o poi, sarebbero arrivati i momenti di difficoltà in casa rossoazzurra. Tanta esaltazione dopo la conquista di sei vittorie consecutive, tutte caratterizzate dalla totale assenza di gol subiti. Uno scenario paradisiaco che, legittimamente, ha fatto sognare i tifosi e, forse esageratamente, credere che da lì a poco il Catania avrebbe dominato il campionato.
La realtà dei fatti indica, invece, che non esistono partite dall’esito scontato. A prescindere dal nome e dalla qualità dei giocatori a disposizione. Settimane addietro Lucarelli aveva, in qualche modo, preparato l’ambiente ad un eventuale tonfo sottolineando che “prima o poi i momenti meno belli arriveranno”. Il tecnico livornese è stato ascoltato con due ko di fila, una scia di critiche che ha dato luogo a svariati dibattiti sulle ambizioni del Catania e le scelte tecniche.
Partendo dal presupposto che non può essersi rivelata casuale la striscia vincente di risultati precedentemente ottenuti, ora la squadra dell’Elefante è chiamata a dimostrare davvero di che pasta è fatta. Perchè è soprattutto nei momenti di difficoltà che emerge il valore autentico di un gruppo. Lo spirito di rivalsa, il carattare, la personalità e voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo.
E’ iniziata una settimana difficile per i giocatori, che riponevano tante speranze nella trasferta di Reggio. Poteva essere un’occasione utile per svoltare subito, ma il campo non ha dato ragione al Catania. Se lo schiaffo della Leonzio poteva essere salutare, quello del “Granillo” lo è un pò meno. Anche il ko in terra calabrese, comunque, deve servire da lezione. Costruendo le basi per un rilancio che passa, inevitabilmente, dai risultati e dall’efficacia del gioco espresso.
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