Cristiano Lucarelli, allenatore del Catania, è onesto nel riconoscere che contro il Cosenza non è stato per nulla facile vincere:
“Abbiamo saputo soffrire contro una squadra che sicuramente si risolleverá giocando così. In campo ci sono anche gli avversari. Abbiamo faticato a fare la partita. Rendiamo onore al Cosenza che ci ha messo in difficoltà giocando con ritmi elevati, sapevamo che non sarebbe stato facile. Nel secondo tempo siamo stati costretti ad abbassarci. Non uscivamo sugli esterni con i tempi giusti, abbiamo avuto anche un pizzico di fortuna. Ho scoperto che abbiamo sviluppato la capacità di soffrire e di difenderci con ordine. Nei primi 25 minuti abbiamo fatto bene, non perdendo la nostra identità. Ho fatto i complimenti a Braglia perché nemmeno il Lecce ci ha messo così in difficoltà”.
“Volevo vedere un centrocampo più propositivo e dare subito un’impronta offensiva al Catania. Noi preferiamo giocare sempre a calcio e prenderci dei rischi, ma il Cosenza ci ha costretti a fare una partita diversa. Marchese e Russotto? Ho preferito non rischiarli, inserendo dal 1′ gente più fresca. Ripa sta cercando di entrare in forma. Ho una rosa di 24 titolari, lo ribadisco sempre”.
“Qualsiasi avversario fa la partita della vita perché sa che siamo la squadra da battere. Non guardo la classifica adesso. Sappiamo i nostri obiettivi. Ad aprile e maggio si deciderà il campionato. Ci sono ancora tante battaglie. Bisogna adattarsi ai momenti della partita, a volte non ricercando la fase di possesso se la situazione lo richiede. Adesso mettiamo benzina in vista del Monopoli. Martedì sarà una gara importante ma non si vince il campionato. Dobbiamo crescere anche attraverso gli errori ed essere sempre squadra sotto tutti i punti di vista”.
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