“Non è una questione di moduli o schemi. La chiave della sconfitta riportata è nella testa. Ho fatto il calciatore anch’io, pur interpretando sempre il calcio come una battaglia mi è capitato di non entrare in campo. Non getto la croce addosso ai calciatori. Purtroppo il calcio è questo. Soprattutto in questa categoria. E’ successo quello che mi potevo aspettare. Io negli ultimi tre giorni mi sono svegliato alle 4 del mattino intravedendo segnali psicologici di appagamento. Avrei dovuto cambiare 10 calciatori rispetto all’impresa di Siracusa. In realtà anche chi è entrato non ha inciso sulla partita. La pancia piena fa questi scherzi. La responsabilità è anche mia, giusto non nascondersi dietro un dito”.
“Ci dispiace enormemente in un palcoscenico importante non avere regalato la vittoria ai tifosi. Per noi questo risultato deve educarci. Avevo paura di rivivere Catania-Melfi della scorsa stagione. Non a caso ho fatto scaldare Russotto già al 23′ del primo tempo, rendendomi conto che la squadra fosse troppo prevedibile in avanti. Mi aspettavo che la Leonzio scendesse in campo col 3-5-1-1. Avremmo dovuto sfruttare l’uno contro uno dei quinti. Esposito dal punto di vista offensivo poteva darci qualcosa di più rispetto a Semenzato, Djordjevic l’ho schierato in campo dal 1′ perchè attraversa una fase di crescita esponenziale. Pensavamo di mettere diversi palloni in mezzo, quindi ho optato per l’inserimento di due vere e proprie punte centrali dal 1′. Nella ripresa abbiamo cercato il due contro uno sugli esterni. Purtroppo non siamo riusciti ad incidere sulla gara. A quel punto ci siamo arresi, capendo che sarebbe stata una serata storta”.
“La Leonio ha meritato di vincere per l’atteggiamento, l’interpretazione e lo spirito di sacrificio evidenziato. Io ho sempre detto e lo ripeto che le partite non le vinciamo se non siamo alla pari dal punto di vista della corsa, della rabbia agonistica, della fame. Mancano queste caratteristiche fai fatica, a prescindere dalla tecnica. Auguro alla Sicula Leonzio di prendersi le posizioni di classifica che gli competono per le qualità dell’organico a disposizione. Secondo me la Leonzio può replicare quanto prodotto dal Francavilla nella scorsa stagione”.
“Chi si allena meglio, gioca. Ho sempre espresso questo concetto e così è stato anche adesso. Curiale e Ripa devono farci vincere il campionato, prima o poi sapevo che avrei dovuto proporre questo tandem d’attacco. Mazzarani ci aveva convinto nelle precedenti gare, adesso è andato meno bene ma come tutti. Avremmo perso comunque contro la Leonzio, a prescindere dalle soluzioni tattiche e dagli interpreti. Mi dispiace solo non avere avuto il coraggio di rivoluzionare l’undici titolare”.
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condivido quanto detto dall allenatore, la pancia piena fa brutti scherzi, fatevi onore alla prossima, nulla è perduto.
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