Abbiamo sentito telefonicamente il collega Lino Russo de IlSiracusano.com, in vista del match in programma sabato sera tra Siracusa e Catania, analizzando lo stato di salute delle due squadre, obiettivi ed ambizioni, oltre alle possibili chiavi risolutive di un confronto che si preannuncia incandescente.
Che clima si respira a Siracusa in vista del confronto col Catania?
“Ci sarà grande partecipazione di pubblico allo stadio, ho visto abbastanza confusione ai botteghini. La squadra del Siracusa è molto concentrata, conscia dell’importanza della partita. Il Catania non lo considera il derby per eccellenza, invece a Siracusa è molto sentito. I ragazzi guidati da Paolo Bianco stanno bene e sono consapevoli di potere disputare una grande gara. Ma dall’altra parte c’è un Catania che viene da cinque vittorie consecutive caratterizzate da zero gol al passivo. Lucarelli ha un organico vasto e di qualità, composto da calciatori che potrebbero regolarmente giocare titolari in qualsiasi squadra. Sulla carta il Catania parte con il favore del pronostico, però secondo me sarà un match molto equilibrato. Si rivelerà determinante il lavoro prodotto dagli esterni, con il 4-2-3-1 di Bianco che si contrapporrà al 3-5-2 di Lucarelli. Il Catania può fare male in qualsiasi momento facendo valere una maggiore qualità a centrocampo, mentre il Siracusa punterà forte sulla spinta degli esterni”.
La sosta può avere un’influenza negativa sul Catania?
“Sono convinto che la sosta sarà servita al Catania per recuperare anche qualche acciacco. Lucarelli saprà come gestire la rosa, i fatti gli stanno dando ragione. Tenendo presente le esigenze di una piazza che, giustamente, reclama la Serie B. Sono certo che il Catania si recherà al “De Simone” con l’intento di dare continuità ai risultati ottenuti. Ritengo che questo Catania, insieme a Trapani e Lecce, sia la squadra più attrezzata per vincere il campionato. I rossoazzurri hanno grandi qualità”.
Quali armi dovrà sfruttare principalmente il Siracusa?
“Il Siracusa dovrà giocare molto sull’intensità per cercare di vincere. Catania, Mancino e Sandomenico rappresentano i punti di forza degli azzurri. Se il Siracusa lasciasse palleggiare giocatori con provata esperienza come Lodi, è chiaro che andrebbe in difficoltà. In queste otto partite il Siracusa ha subito 7 gol, segnale non molto rassicurante. Gli aretusei dovranno giocare di spada”.
Dove può arrivare questo Siracusa?
“Ritengo che quest’anno il campionato stia facendo registrare un tasso tecnico inferiore rispetto al passato. Vedi il Matera, la cui rosa è stata smantellata ma è guidata da un grande allenatore come Auteri. Per il Siracusa sarebbe già un ottimo risultato confermare quanto di buono fatto con Sottil, bissando i Play Off. Bianco sta dimostrando di essere una persona molto umile, si è calato in questa realtà. Naturalmente a Siracusa c’è il vantaggio di non avvertire le pressioni di piazze come Catania, Lecce e Trapani”.
Lo Monaco considera il Siracusa una squadra forte, manifestando qualche preoccupazione sulla designazione dell’arbitro D’Apice…
“Annoverando il Siracusa tra le squadre più forti del torneo, l’Amministratore Delegato del Catania Pietro Lo Monaco è talmente furbo che vuole caricare la sua squadra. Mi auguro che, al di là delle schermaglie che sinceramente lasciano il tempo che trovano, ricordando sempre che parliamo di una partita di calcio, vinca il migliore. Dispiace che non ci siano i tifosi del Catania perchè un derby senza tifosi non è derby. Detto questo, spero che Lo Monaco non si attacchi all’arbitraggio di D’Apice. Una squadra come il Catania non ha bisogno di attaccarsi a queste cose, avendo tutte le carte in regola per vincere a Siracusa. Non sarebbe un comportamento da grande squadra sinceramente”.
Lo Monaco ha ricordato i fatti della passata stagione, quando un tifoso aretuseo invase il campo correndo indisturbato verso il Settore Ospiti e ultras siracusani si “confrontarono” con i giocatori del Catania prima del fischio d’inizio…
“Lo scorso anno è vero che la polizia è arrivata in ritardo. E’ altrettanto vero che gli striscioni andavano affissi in una certa maniera e prima dell’inizio del derby, ma professionisti abituati a giocare in altri palcoscenici avrebbero potuto fare finta di nulla anzichè contraccambiare agli insulti di facinorosi. Hanno sbagliato i tifosi aretusei, l’organizzazione dell’evento non è stata impeccabile, però dall’altra parte piuttosto che montare un caso sarebbe stato più opportuno mantenere un comportamento diverso”.
Può essere l’anno giusto affinchè il Catania torni in B?
“Se il Catania continua a vivere di ricordi perchè ha vissuto anni bellissimi in Serie A, non va da nessuna parte. I fatti attuali dicono che i rossoazzurri militano in C e devono confrontarsi con squadre come il Fondi, la Virtus Francavilla, il Siracusa. I vari Castro, Gomez e ‘Malaka’ Martinez non esistono più. In questo momento il Catania deve cercare di dimostrare, sul campo, di essere squadra di categoria. Siamo soltanto all’inizio, ma mi sembra che i rossoazzurri si siano calati bene nella realtà quest’anno. Il Catania, magari, non segna tantissimo ma concede poco. I campionati si vincono proprio subendo il minore numero di reti. Anche non esaltando sul piano del gioco, quel che veramente conta è macinare punti. La Serie C è questa. Aya, Tedeschi e Bogdan sono giocatori di categoria. Forse al Catania mancavano elementi di questo tipo”.
In chiusura, il collega aggiunge: “Mi auguro che sabato si assista ad una bella partita e che vinca lo sport”.
Si ringrazia Lino Russo per la gentile concessione dell’intervista.
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