La redazione di TuttoCalcioCatania.com ha avuto il piacere di contattare il giornalista e scrittore Mino Pica, che segue da vicino le vicende della Virtus Francavilla, prossima avversaria del Catania allo stadio “Franco Fanuzzi” di Brindisi.
Quali saranno le principali insidie per il Catania?
“Troverà di fronte una squadra che sta crescendo, che si difende bene, che probabilmente sta trovando ancora le migliori distanze in mezzo al campo ma che ha elementi dinamici ed interessanti che possono pungere. Il Lecce, alla prima giornata contro la Virtus, ha faticato a passare in vantaggio ma poi non ha avuto la capacità di chiudere la gara ed è stato punito nel finale. La Virtus, al di là di quello visto a Bisceglie, è una squadra che molla difficilmente”.
Cosa dovrebbe temere il Francavilla dei rossoazzurri?
“La qualità dei loro giocatori e l’entusiasmo con cui arriva il Catania al “Fanuzzi”. E’ una settimana importante per il Catania, iniziata dalla pesante vittoria col Lecce a cui vorrà inevitabilmente dare seguito con altri tre punti, per non disperdere il peso di quella vittoria. La percezione dall’esterno è che sia stata una settimana importante anche per caricare l’ambiente mettendo meglio a fuoco l’obiettivo stagionale”.
Quale formazione opporrà D’Agostino al Catania?
“Ha tutti a disposizione, con Viola sulla via del recupero ma difficilmente in campo, e con Albertini recuperato ma non ancora al top, che contro il Fondi ha esordito nel finale, dopo l’infortunio dei play off che lo aveva tenuto fuori in questa fase iniziale della stagione. Non ci dovrebbero essere dubbi in difesa mentre in mezzo potrebbe cambiare qualcosa, contro il Fondi nel primo tempo sono emerse distanze da rivedere poi corrette dopo l’intervallo”.
Lotta al vertice nel girone C. Quali squadre favorite?
“I valori del mercato, la storia delle società e l’ambizione dice subito Catania e Lecce, a cui però occorre aggiungere anche il Trapani. Queste grandi favorite, sono seguite dal terzetto composto da un Matera partito a fari spenti ma insidioso, dal Cosenza e dalla Juve Stabia”.
Il Francavilla può essere la sorpresa del campionato?
“Lo è stata nella passata stagione con quel mister Calabro che ora guida la serie B, col Carpi a punteggio pieno. In estate la squadra è cambiata molto mantenendo tuttavia diversi punti fermi. Un elemento come Abruzzese, ad esempio, credo rappresenti quella voglia di continuità della società ed allo stesso tempo di continuare a fare bene. Parliamo di una società che nel 2015 vinse il campionato di Eccellenza ripetendosi poi nel 2016, vincendo la serie D, approdando così in serie C. Per questa stagione è decisamente presto per dire se sarà la sorpresa del torneo, ma le potenzialità non mancano per ripetersi anche quest’anno”.
Un pensiero sui tecnici Lucarelli e D’Agostino. Possono davvero rappresentare il valore aggiunto delle rispettive squadre?
“Parliamo di due grandi ex calciatori, con D’Agostino che ha qualche anno di esperienza in meno, in panchina, rispetto a Lucarelli. Parliamo di un D’Agostino che è stato allenato da tecnici come Capello, Galeone e persino da Mihajlovic, e di un Lucarelli allenato da Ranieri, Mondonico, Donadoni, Guidolin o Mazzarri. Sono elementi questi che possono aiutare a far capire anche il modo in cui si fonde una filosofia di gioco, un modo di allenare o vivere il calcio. Quando questo avviene con grandi maestri incontrati nel proprio percorso, è facile sospettare che ci sono tutte le basi per fare bene anche dalla panchina. Tornando alla domanda quindi sì: possono essere un valore aggiunto”.
Che gara ti aspetti domenica?
“Il Catania tornerà al “Fanuzzi” di Brindisi dopo 14 anni (coppa Italia serie C, finì 1 a 1 fra Brindisi e Catania, con reti di Francioso e Oliveira) e troverà uno stadio con una buona cornice di pubblico. Come noto la Virtus ha iniziato a Brindisi il suo campionato, per i lavori di ristrutturazione del suo impianto. Con il Lecce ci furono 4500 spettatori, con il Fondi 700, ma ci si aspetta un bel clima. Nel rettangolo di gioco, Lucarelli ad oggi ha cambiato sempre l’undici mantenendo il modulo, mentre ci sono 7 elementi della Virtus sempre titolari nelle prime 3 uscite. Molto dipenderà dall’impatto con la gara e da chi per primo passerà in vantaggio. La sensazione è che non terminerà a reti inviolate”.
Si ringrazia il collega Mino Pica per la gentile concessione dell’intervista.
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