L’allenatore del Catania Cristiano Lucarelli è intervenuto ai microfoni di ‘Tiki Taka’, su Italia Uno. Da livornese, ha detto la sua su quanto accaduto a Livorno. Successivamente si è soffermato su vari argomenti, ad esempio sull’operato dell’ex tecnico rossoazzurro Vincenzo Montella e sul Catania, la cui piazza è stata accostata a quella di Napoli:
“Sono partito domenica mattina da Catania alle 9, in ritardo per problemi all’aeroporto di Pisa. Ho sentito testimonianze durante la notte da amici e parenti, si percepiva che fosse successo qualcosa di grave, ma qualsiasi racconto non rendeva bene fino a che non ho visto con i miei occhi. Solo in quel momento ho capito realmente la portata di quello che era successo, sono cose che ho visto solo ai TG, ma mi sembrava di essere un inviato sul posto: davvero scene incredibili, la natura che fa danni, come a L’Aquila. Ho visto tantissimi giovani livornesi che hanno mostrato grande solidarietà, ed è bello che sia partita da loro, perché spesso sono accusati di menefreghismo o di essere mammoni. Invece hanno risposto alla grande, andando in giro per la città insieme ai tifosi del Livorno e agli ultras del Pisa”.
“Spero che il Catania torni presto in Serie A. Ho avuto il privilegio di giocare due anni al Napoli e il modo di vivere il calcio a Catania è uguale: non esistono mezze misure, il bicchiere o è pieno o è vuoto. Se si vince c’è entusiasmo incontenibile, se si perde si cade in depressione. Catania è una piazza che manca al calcio italiano. Montella? Vincenzo è un allenatore bravo e capace, lo ha dimostrato. È stato molto coraggioso a lanciare Cutrone nelle prime giornate e il ragazzo ha risposto bene, dando una grande mano allo squadra. Il Milan ha speso tanto, alla lunga giocheranno gli investimenti pesanti che sono stati fatti dalla società”.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***
