Scopritore di talenti prevalentemente argentini per il Catania, in Sudamerica non così spesso l’Amministratore Delegato Pietro Lo Monaco ha concluso affari prolifici portando nella sponda rossoazzurra della Sicilia atleti brasiliani. César Vinicio Cervo de Luca, Fernando Menegazzo e Jedaias Capucho Neves noto come Jeda rappresentano, probabilmente, le eccezioni principalmente positive.
Cesar ha vissuto tre stagioni alle pendici dell’Etna instaurando un legame molto forte con la città ed i tifosi rossoazzurri; di Menegazzo ricordiamo l’impatto notevole avuto nello scacchiere tattico di Nedo Sonetti nel 2005 contribuendo a ridisegnare un centrocampo che aveva evidenziato molte crepe. Nel medesimo campionato cadetto, fu positivo anche l’apporto di Jeda in avanti.
Tra i flop, invece, una menzione particolare meritano i vari Inácio Piá, Anderson Rodney de Oliveira detto Babú, Wellington Teixeira Dos Montes e Marcelinho. Tutti hanno un aspetto in comune, la totalizzazione di pochissime presenze. Nessuno di loro ha lasciato il segno. Zero gol all’attivo per tutti, ad eccezione di Marcelinho (una sola rete per lui, ndr), appena un’apparizione per Wellington.
Altalenanti le esperienze sotto il vulcano di Raphael Martinho, sia in A che in B. Stagione discreta, invece, quella vissuta da Dráusio Gil a Catania nello scorso campionato di Lega Pro prima di risolvere il contratto trasferendosi in una squadra portoghese. Caetano Calil e Gladestony Da Silva, attualmente di proprietà del club rossoazzurro, sono invece in rotta con Lo Monaco.
L’ex bomber della Salernitana si è messo in evidenza solo nella prima parte del campionato di terza serie 2015-16, poi ha conosciuto un vero e proprio declino; il centrocampista avrebbe potuto ritagliarsi uno spazio importante quest’anno, dopo il prestito al Messina, ma a pochi giorni dalla chiusura di mercato gli scenari sono cambiati provocando forti contrasti con la dirigenza. Adesso entrambi vivono a Catania da separati in casa.
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