Finestra sulle altre squadre del calcio siciliano professionistico. Cominciando dal Palermo che, al “Barbera”, in Serie B ha dato spettacolo ma non riuscendo ad incamerare i tre punti contro l’Empoli, altra candidata alla promozione. Fuochi d’artificio sul rettangolo di gioco, nel contesto di una partita terminata con il risultato di 3-3, ma sotto accusa è finito l’estremo difensore Posavec. Quest’ultimo potrebbe anche perdere il posto da titolare in favore dell’esperto Pomini. Il gruppo, comunque, è unito e concentrato sui prossimi impegni.
In Serie C, tre legni colpiti ma zero gol all’attivo per il Trapani. Non è a mille il morale in casa granata dopo avere pareggiato il derby casalingo con la Sicula Leonzio. Adesso la squadra allenata da Alessandro Calori sta preparando l’impegno esterno con la Juve Stabia. Banco di prova importante per la compagine trapanese, che ambisce alla promozione diretta contro un avversario di buon livello.
La Sicula Leonzio, invece, ha accolto in termini molto positivi il punto ottenuto al “Provinciale”. Mister Pino Rigoli e la sua squadra sono consapevoli di avere giocato a testa alta, evidenziando una prova di grande aggressività e personalità. Il club lentinese attraversa un buon momento di forma e vorrà confermarlo sabato contro il Monopoli. Sarà una bella sfida tra due formazioni in salute.
Segnali di risveglio per l’Akragas, che ha affrontato proprio il Monopoli appena citato nel recente turno di campionato. Buon pareggio in terra pugliese. La compagine agrigentina ha lottato sul rettangolo di gioco ed è stata premiata con la conquista di un punto prezioso. Intanto è in corso una trattativa segretissima per la cessione del club, tra qualche giorno si conoscerà l’esito della stessa.
Il Siracusa, galvanizzato dal primo successo in campionato piegando la resistenza del Rende in trasferta, punta a dare continuità. Si riparte dal convincente secondo tempo visto in Calabria. Una frazione di gara caratterizzata dalla realizzazione del gol vittoria di Mancino ma anche da una prova volitiva e “maschia”. Bisogna migliorare sul piano della continuità dell’espressione di gioco nell’arco dei 90 minuti, ma i presupposti per fare bene ci sono tutti.
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