STOVINI (Esclusiva): “La C è dura, spero che il Catania si sia davvero sbloccato. Difesa ben disposta da Lucarelli. L’importanza della Vecchia Guardia”

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Venerdì 22 settembre, sulle frequenze di ‘Radio Studio Italia’, è intervenuto l’ex ‘Ministro della Difesa’, nonchè storica bandiera rossoazzurra, Lorenzo Stovini. Intervistato da Igor Pagano in collaborazione con Livio e Donato Giannotta di TuttoCalcioCatania.com, Stovini si è soffermato sul brillante momento attraversato in campionato dal Catania, analizzando il reparto arretrato ridisegnato in questa stagione da Lucarelli e l’importanza relativa al ritorno ai piedi dell’Etna di giocatori della ‘Vecchia Guardia’ come Lodi, Biagianti e Marchese.

Di seguito riportato un estratto testuale ed audio dell’intervento di Lorenzo Stovini, realizzato IN ESCLUSIVA dalla nostra redazione:

Il Catania si sblocca anche in trasferta. Due vittorie consecutive impreziosite da sei marcature. Merito anche della difesa che mister Lucarelli sta schierando a tre. Tu a Catania giocavi in una linea difensiva a quattro. A tuo parere cosa cambia per un difensore giocare dietro a tre o quattro?
“Giocare a tre dietro comporta necessariamente più attenzione e corsa ed essendo con uno in meno è anche necessario coprire maggiormente lo spazio. Dalle ultime partite disputate dai rossoazzurri si evince che l’assetto difensivo sia stato ben disposto, permettendo anche la costruzione della manovra offensiva mediante ripartenze. Io ho giocato quasi esclusivamente in una linea difensiva a quattro. Talvolta è anche accaduto che il modulo cambiasse portando la difesa a tre. Ma quasi sempre ho giocato a quattro”.

Gli zero gol subiti nelle ultime due partite costituiscono un dato importante. Merito da attribuire all’intero assetto difensivo, ivi inclusi gli esterni che giostrano in entrambe le fasi. Ma una particolare menzione va data a Matteo Pisseri, autentico ‘Top Player’ di squadra dallo scorso anno. Un tuo giudizio su qualche giocatore rossoazzurro in particolare…
“Non ho seguito nello specifico le partite del Catania, se non quasi esclusivamente in termini di risultati. Dunque non posso esprimere giudizi dettagliati nei confronti di qualcuno in particolare, se non per quanto riguarda l’avvio di Biagianti per ragioni che noi tutti conosciamo! Auguro personalmente al Catania di poter continuare su questa strada, sperando che possa essere definitivamente riuscito a sbloccarsi. Come ho sempre detto, la terza serie è un campionato estremamente difficile e duro. Ci sarà ancora parecchio da soffrire, ma la squadra merita altri palcoscenici. Intanto pensiamo a raggiungere la Serie B e poi, gradualmente, vette ancora più importanti”.

Tornano a giocare insieme elementi della ‘Vecchia Guardia’ come Marchese, Biagianti e Lodi, in passato anche criticati. Sta venendo fuori in loro il carattere. Come vedi nel calcio i cosiddetti ‘Cavalli di Ritorno’?
“Un pò di critica è normale quando le cose non vanno benissimo e i primi bersagli sono proprio gli elementi più rappresentativi. Giocatori che, specialmente in una categoria come la Serie C, riescono a fare la differenza. Se determinati giocatori hanno la voglia di fare bene e in più mettono a disposizione la loro qualità ed esperienza, allora sì che si possa pensare di ritornare man mano ad alti livelli”.

Come mai il calcio italiano forma, a partire dai vivai, in prevalenza giocatori stranieri rispetto a quelli nostrani?
“E’ un pò la storia del calcio degli ultimi anni. Infatti è difficile trovare società che puntino sul vivaio di casa propria, sono veramente poche. Il calcio non è più quello di una volta. Adesso è quasi solo ed esclusivamente business, molto più del passato. Principalmente gli obiettivi odierni consistono nella ricerca delle migliori plusvalenze e nel raggiungimento del massimo guadagno possibile. L’importante è cercare di non perdere la propria identità. Oramai gli stranieri fanno parte integrante del nostro calcio da tanti anni, sin dai settori giovanili. Basti guardare la rosa di tante squadre…”.

Si ringrazia Lorenzo Stovini per la gentile concessione dell’intervista.

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