Curriculum di tutto rispetto per Caetano Calil. Quando il Catania lo prelevò dalla Salernitana nel 2015, sapeva di essersi assicurato il diritto alle prestazioni sportive di uno dei bomber più prolifici del panorama calcistico di terza serie. Non a caso l’allora dirigenza etnea gli propose un contratto a cifre importanti. Lo stesso contratto che, oggi, rappresenta un problema per molti club interessati al brasiliano.
Calil iniziò benone l’avventura alle pendici dell’Etna con una prima parte di campionato ricca di gol e prospettive interessanti. Poi, tante problematiche attanagliarono il Catania con pesanti ripercussioni sull’andamento della stagione. Ne risentì lo stesso Calil, andato a segno con una frequenza nettamente minore. La successiva stagione sarebbe potuta essere quella del rilancio per lui, invece così non è stato.
Ancora non poche difficoltà per il Catania lungo il percorso. Mettiamoci anche che la punta classe 1984 ha totalizzato un minutaggio sensibilmente ridotto e lo sviluppo di un gioco prevalentemente difensivo non ha aiutato il ragazzo che, strada facendo, ha perso stimoli, fiducia, condizione e smalto. Strascichi notevoli accusati anche nella successiva esperienza di Livorno, in prestito.
Adesso Calil non fa più parte del progetto tecnico rossoazzurro ed il Catania sta cercando di trovare una soluzione adeguata collocando altrove il giocatore e, al tempo stesso, liberandosi di un ingaggio molto oneroso per la Serie C. Peccato perchè le premesse erano buone. Sicuramente sono emersi i demeriti di Calil, ma la sensazione è che il potenziale di cui la punta disponeva andasse gestito meglio.
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