TOMMASI (AIC) contro norma riduzione Over in Serie C: “Grave errore. L’estate si prospetta rovente…”

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Damiano Tommasi

Nota del Presidente dell’Assocalciatori Damiano Tommasi

Inizia la seconda settimana del tradizionale giro ritiri dell’AIC e, come previsto, l’estate si prospetta rovente.
Era il 28 aprile, infatti, quando avevamo sottolineato l’errore di un eventuale passo indietro sulle norme in Lega Pro. Restringere ulteriormente il numero di Over23 permessi in lista per le squadre del prossimo campionato di serie C (a proposito… bentornata Serie C!) è un grave errore.
Lo abbiamo detto e, dopo i primi incontri negli spogliatoi, siamo a ribadirlo!

La stagione 2016/2017 è stata, a detta di tutti, la più bella stagione di Lega Pro degli ultimi anni. Il mix giovani-esperti che si era creato, le grandi piazze tornate protagoniste e la competitività ritrovata per un campionato equilibrato fino alla fine ci avevano fatto tirare un sospiro di sollievo: siamo (eravamo?) sulla strada giusta! Certo, non sono mancate le spinose situazioni tra le altre di Macerata, Messina, Ancona, Mantova aggravate da un sistema fideiussorio da ricalibrare al quale, insieme alla Lega, tempestivamente abbiamo posto rimedio.

Poi arriva l’assemblea di fine anno e la sorpresa è stata sentir parlare di “troppi Over23!”. “Massimo 7/8 per squadra!” Dalle belle speranze si è passati in pochi giorni al “basta! Così non si formano i giovani, così si rovina un campionato!”

16 Over in lista, più due fidelizzati/bandiera ci sembrava (ci sembra) il giusto compromesso tra le comprensibili esigenze di tutti. Costi sotto controllo, valorizzazione vera dei giovani, qualità tecnica davvero formativa e, finalmente, nomi sulle maglie di calciatori di livello importante.
E invece?
Una prima norma è stata impostata (solo per la prossima stagione!?) e parla di 14 Over23 in lista, più un fidelizzato, un bandiera e un Over23 proveniente dal settore giovanile. Un passo indietro pericoloso!
Come possiamo pensare ad un movimento in crescita se non si può programmare? Chi l’anno scorso ha firmato un biennale o addirittura un triennale per dare continuità al progetto tecnico perché deve ricalibrare tutto ogni sei mesi? Perché non parlare di norme pluriennali? Perché non confermare le norme che funzionano bene? Perché rincorrere la formazione dei giovani costringendo a utilizzare i giovani?

Mi sembra di essere tornati all’estate del 2013, quando al Presidente Macalli si è dovuto rispondere con le maniere forti per non accettare norme sull’età media a prova di laureati in matematica.
Di certo non scendere in campo per protesta sarebbe una sconfitta di tutti ma, quando il dialogo esaurisce gli argomenti, rischia di essere inevitabile. Coppa Italia e Campionato sono alle porte e l’estate, ahimè , non ha ancora registrato i picchi più alti di temperatura.

Il Presidente Gravina ha lavorato molto per rendere il campionato un vero spettacolo sportivo, non faccia passi indietro che desolatamente ci riportino sul tapis roulant della vecchia Lega Pro: passi decisi in avanti per rimanere inesorabilmente al punto di partenza!
Il tempo c’è per ricalibrare il tutto, le occasioni non mancano (consigli e assemblee) per dare un senso al nuovo Campionato di Serie C, non sprechiamole!

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