(di Livio Giannotta)
C’è ancora tanto lavoro da fare per il Catania. Molti componenti della rosa sono cambiati, anche se la società ha ritenuto opportuno rinnovare la fiducia a qualche giocatore presente nella passata stagione. L’idea è quella di consegnare al tecnico Cristiano Lucarelli un gruppo omogeneo nel cuore e nello spirito, con una mentalità propositiva e che ben si sposi con il credo calcistico dell’ex allenatore del Messina.
Gradualmente la squadra affronta compagini di livello superiore in sede di ritiro, i progressi ci sono ma bisogna ancora perfezionare molti meccanismi e la gambe sono imballate, comprensibilmente a giudicare dagli elevati carichi di lavoro a cui i calciatori sono sottoposti. Al momento i principali difetti da correggere sono i seguenti:
1- Fase difensiva non ancora impeccabile, come confermano i gol sistematicamente presi finora nonostante le avversarie non fossero di livello tecnico eccelso;
2- Giro palla relativamente preciso con le geometrie di Lodi e la capacità d’inserimento di Mazzarani armi efficaci, ma la manovra d’attacco è ancora poco fluida;
3- Possesso palla prolungato, invece dovrebbe essere finalizzato ad un aumento dell’indice di pericolosità negli ultimi metri attraverso una costruzione di gioco non troppo articolata;
4- Servono più sovrapposizioni sulle corsie esterne e bisogna aumentare gli inserimenti in area attaccando maggiormente la profondità e gli spazi;
5- Bene lo spirito di sacrificio degli attaccanti, ma dovrebbero prevalentemente assumere compiti offensivi beneficiando più di frequente dell’apporto dei centrocampisti.
Tutte situazioni su cui lo staff tecnico rossoazzurro lavora incessantemente a Torre del Grifo, giusto per arrivare nelle migliori condizioni possibili ai primi impegni ufficiali.
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