Portiere classe 1999, Luigi Spataro è stato purtroppo protagonista di un’ingenuità decisiva nell’economia della semifinale persa dal Catania Berretti contro il Renate a Prato. Nella temuta lotteria dei calci di rigore, l’estremo difensore, dopo avere respinto uno dei tanti tiri dal dischetto effettuati, nell’esultare si è visto carambolare addosso il pallone finito poi in rete. Episodio importante visto che, nel successo penalty, l’errore di Biondi ha consegnato la finale ai brianzoli.
Un fatto evidenziato da più parti, in alcuni casi messo eccessivamente in risalto. Stiamo parlando pur sempre di un classe 1999. Puntare il dito contro il portierino rossoazzurro significa demoralizzarlo per qualcosa che, nella fattispecie, immaginiamo non farebbe dormire la notte ad alcun giovane calciatore della sua età.
Spataro, in cuor suo, sa di avere sbagliato ma ha ricevuto immediatamente il sostegno morale dell’intera famiglia del Calcio Catania. Non può passare inosservata la bontà della stagione disputata, impossibile non menzionare le innumerevoli volte in cui il ragazzo ha protetto i pali etnei con reattività ed autorevolezza. Non a caso è stato anche convocato in Prima Squadra. A Prato è chiara l’ingenuità commessa da Spataro, ma sicuramente non macchia un campionato strepitoso ed il futuro è tutto dalla sua parte.
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