4-3-3, 4-3-1-2 e 3-5-2 i sistemi di gioco più frequentemente adottati nella carriera di allenatore. Dopo avere gonfiato frequentemente la rete nelle vesti di attaccante, praticamente in ogni categoria, in Nazionale ed anche all’estero, Cristiano Lucarelli, futuro tecnico del Catania, ha lavorato sulle panchine di Parma (Allievi Nazionali), Perugia, Viareggio, Pistoiese, Tuttocuoio e Messina. Risultati lusinghieri ma è passato anche dagli esoneri, eventi che hanno contribuito a sviluppare una mentalità via via sempre più matura nella sua concezione di calcio.
Lucarelli è un grande motivatore, bravo tatticamente e fautore di un calcio propositivo, capace di trasmettere grinta e carisma ai propri giocatori, dicendo sempre le cose in faccia, senza peli sulla lingua. Per lui è fondamentale il rapporto con i calciatori ed il rispetto dei ruoli, chiedendo alle sue squadre di attaccare spesso e volentieri la profondità. In una realtà difficile come Messina, Lucarelli ha dimostrato di sapere reggere le pressioni derivanti dalle note turbolenze di natura societaria.
Pretende il massimo impegno dai giocatori, dedizione, spirito di sacrificio e senso di appartenenza. Infine una vecchia conoscenza dell’ex Presidente Antonino Pulvirenti ai tempi dell’Acireale, Walter Mazzarri, è l’allenatore a cui Lucarelli si è sempre ispirato, ricevendo lo spunto giusto per intraprendere la carriera di tecnico. Adesso sta per concretizzarsi il grande salto a Catania. Un’occasione importantissima affinchè Lucarelli emerga e contribuisca a risollevare le sorti dei rossoazzurri. Può essere l’uomo perfetto per condurre il timone del Catania.
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