Presentata a Roma la settima edizione del ‘ReportCalcio’, lo studio della FIGC relativo alla stagione 2015-2016 sviluppato in collaborazione con AREL (Agenzia di Ricerche e Legislazione) e PwC (PricewaterhouseCoopers). Nel documento figura anche il profilo economico-finanziario della Lega Pro:
“Nella seconda stagione dopo la riforma che ha cancellato la separazione fra Prima e Seconda Divisione e diminuito il numero totale di squadre iscritte, si intravedono alcuni primi benefici effetti economici. Il risultato netto medio è negativo per 1 milione e 225 mila euro a club, rispetto al milione e 400 mila della stagione 2014-2015, il 12,5% in meno. Il valore della produzione medio sale da 2,361 a 2,557 milioni, in crescita dell’8,3%. Diminuisce il costo medio della produzione da 3,961 a 3,694 milioni (-6,7%), grazie alla consistente diminuzione del costo del lavoro (-11,8%). L’incidenza del costo del lavoro sul valore della produzione resta difficilmente sostenibile, ma scende dal 95% al 78%. Da un punto di vista finanziario, il panorama è ancora più incoraggiante. Il patrimonio netto medio risale a 221 mila euro, dopo il crollo a quota 52 mila del 2014-2015. La quota dei debiti sul totale delle attività scende dall’86% dell’anno scorso all’80% attuale”.
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