(di Livio Giannotta)
Difficile, per i tifosi, non perdere la pazienza dopo anni di cocenti delusioni. Il Catania punta sulla carta della riorganizzazione ma la strada per risalire la china è ancora lunga. L’Elefante, per il terzo anno consecutivo, si appresta a disputare il campionato di Serie C dopo essere stato sull’orlo del fallimento. Una categoria per nulla consona alla tradizione ed al blasone della realtà etnea.
La tifoseria soffre maledettamente questa situazione. C’è chi, per amore della maglia, continua a seguire la squadra allo stadio confidando nella voglia di Lo Monaco di riportare il Catania in alto. Ma anche coloro i quali, pur amando la casacca rossoazzurra, disertano lo stadio attendendo concreti segnali di risveglio e protestando contro l’attuale dirigenza e proprietà.
Con il passare del tempo, tardando ad arrivare i risultati, un numero crescente di tifosi tiene una certa distanza dalle sorti del Catania. Ora più che mai si avverte l’impressione che c’è un solo modo affinchè la gente riaccenda la passione per i colori rossoazzurri: allestire un organico che dimostri, sul campo, di vincere e convincere. I tifosi vogliono ripristinare il sorriso, riscoprire il significato di divertirsi allo stadio ma anche la capacità di vincere soffrendo. Di riassaporare momenti di adrenalina pura.
Quello per il Catania è un amore mai sopito. Il popolo rossoazzurro, però, attende risposte ben precise e concrete. Non parole ma fatti, destinati alla ricostruzione di un giocattolo che fino al 2013 era straordinariamente bello ed efficiente. Realizzato da una macchina che funzionava a meraviglia, da cima a fondo e, adesso, si presenta logorata ma nuovamente attiva. Nella speranza di tornare, al più presto, ai fasti di qualche anno addietro.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***