Terza ed ultima puntata della nostra analisi relativa all’analisi dettagliata delle presenze stagionali dei calciatori rossoazzurri. In questa occasione ci occupiamo dei componenti del reparto offensivo.
Non possiamo esimerci dall’iniziare con il giovane talento catanese Andrea Di Grazia. Stagione praticamente da incorniciare per il gioiellino etneo classe 1996 che gli è valsa non soltanto la leadership nella speciale classifica degli assist rossoazzurri (primato condiviso insieme a Biagianti e Russotto, ndc) ed il secondo posto nella classifica stagionale dei gol realizzati, alle spalle di Andrea Mazzarani, ma anche il ricordo memorabile del tripudio dello stadio “Angelo Massimino”, dei compagni che lo sommergono per festeggiare la strepitosa tripletta con cui ha steso il Messina nel derby senza tralasciare il pallone ricevuto con la firma di tutti i calciatori.
Di ritorno a Catania dopo l’esperienza della precedente annata vissuta ad Agrigento, Di Grazia ha totalizzato quest’anno ben 25 presenze da titolare e 7 ingressi dalla panchina. Secondo anno consecutivo di calcio professionistico dopo l’esperienza della ‘Berretti’ presieduta da Giovanni Pulvirenti. Le 7 marcature ed i 4 assist al servizio della squadra costituiscono la ciliegina sulla torta di un’annata da ricordare.
Campionato in chiaroscuro per il fantasista romano Andrea Russotto. Il bagaglio tecnico, l’estro, la qualità e la capacità fulminea di saltare l’avversario sono tutti valori che non si discutono. Purtroppo per il calciatore classe 1988 influisce negativamente la tenuta mentale, dimostratasi non pienamente affidabile nel corso dell’intera stagione. 19 volte sceso in campo da titolare, ben 11 invece gli ingressi in campo dalla panchina. Russotto è, forse, uno di quei pochi elementi che davvero possiede tutti i numeri per far fare il salto di qualità alla squadra, riuscendoci però solo in qualche circostanza. Due i gol realizzati, 4 gli assist forniti alla squadra e, inoltre, collezionati complessivamente 4 cartelli gialli.
Stagione che ha riservato qualche soddisfazione allo sloveno Maks Barišic. Giunto a Catania nel 2013 dove ha proseguito il proprio percorso di crescita e maturazione nelle giovanili rossoazzurre, ha iniziato a collezionare le prime presenze ufficiali in prima squadra nella stagione 2014/2015. Sceso in campo in questo campionato per 26 volte, di cui 6 da titolare, è riuscito a piazzarsi al terzo posto della classifica dei marcatori rossoazzurri a quota 4 gol ed anche a piazzare un assist. La scadenza contrattuale fissata per giugno 2019 è esemplificativa della fiducia riposta nei suoi confronti dalla dirigenza. Toccherà all’elemento classe 1995 nativo di Lubiana proseguire nella via dell’umiltà per registrare nuovi confortanti progressi.
Giunto all’ombra del Vulcano forte dell’esperienza maturata e dei gol messi a segno a Messina, Demiro Pozzebon ha giostrato, sotto il profilo realizzativo, al di sotto delle aspettative iniziali, sia da parte della dirigenza che della tifoseria. Aspettative che, probabilmente, si sono rivelate troppo alte, specialmente in un momento in cui la squadra si è mostrata titubante ed ha proseguito il percorso in campionato marcatamente sotto il segno della discontinuità. Attaccante classe 1988 arrivato a Catania con l’istinto tipico del cecchino infallibile sotto porta, in rossoazzurro ha peccato in fase realizzativa risentendo della costruzione di una manovra apparsa spesso lacunosa e prevedibile. In termini numerici ha prodotto 14 presenze (di cui 2 subentrando dalla panchina) e realizzato due gol.
Gradito ritorno ad inizio stagione per Michele Paolucci a Catania, realtà calcistica presso cui aveva lasciato un buon segno nella stagione 2008/2009, avendo collezionato 26 presenze e 6 realizzazioni. In questa stagione ha giocato stabilmente titolare per circa tre quarti del girone d’andata, poi qualcosa è andata gradualmente ad incepparsi portando la società a pensare ad un suo trasferimento a gennaio, nonostante il calciatore continui a nutrire grande affetto nei confronti della città (testimoniato anche dalla sua presenza in tribuna a Castellammare di Stabia, ndc). Il successivo passaggio all’Ancona si è concretizzato precisamente il 19 gennaio. I numeri della stagione catanese di Paolucci parlano chiaro: 18 presenze complessive (11 quelle da titolare, ndc), 3 realizzazioni e 2 cartellini gialli ricevuti.
Giunto con la formula del prestito secco dal Catanzaro, Diogo Conceição Filipe Tavares è giunto a Catania con l’intenzione, da parte del sodalizio etneo, di potenziare il reparto avanzato. Ci si aspettava francamente di più dal giocatore classe 1987 in termini realizzativi. Probabilmente anch’egli ha risentito della ‘pesantezza’ etnea per quanto concerne la costruzione della manovra offensiva, ma a livello individuale avrebbe almeno potuto offrire qualcosa di più. Elemento degno di nota, il gol contro la Reggina che è valso il raddoppio per l’Elefante. Per il resto, l’attaccante portoghese ha complessivamente collezionato 13 presenze (di cui 8 scendendo in campo dal primo minuto, ndc) ed 1 assist. Nessuna sanzione disciplinare comminatagli.
Stagione non esaltante per l’attaccante brasiliano Caetano Prosperi Calil al Catania. Parecchie le critiche mosse dalla tifoseria nei suoi confronti. Critiche che hanno certamente finito con l’intaccare il rendimento individuale, rivelatosi nettamente al di sotto delle aspettative. Annata 2015/2016 che gli era fruttata 11 realizzazioni nelle 32 presenze complessive. Poi, a gennaio 2017, il 33enne di Guaxupè è stato ceduto in prestito al Livorno dopo aver collezionato 12 presenze, un solo gol, un assist e rimediato, inoltre, un’ammonizione.
Rinforzo estivo per il Catania quello di Valerio Anastasi, punta centrale classe 1990. Poche le presenze totalizzate nella propria città dall’aitante attaccante classe 1990. Il catanese calca per la prima volta in carriera l’erba del “Massimino” giocando nei minuti finali della gara contro l’Akragas. Si registrano le uniche presenze in campo da titolare in occasione di Catania-Vibonese, Cosenza-Catania ed U. Fondi-Catania. Per il resto solo poche apparizioni, soprattutto a causa di un infortunio patito. Prima di essere girato in prestito al Messina a gennaio, ha complessivamente collezionato con la maglia dell’Elefante 8 presenze ed un assist.
Breve parentesi in rossoazzurro per l’esterno offensivo Gianmario Piscitella. L’elemento classe 1993 è giunto a Catania in prestito secco dalla Roma per rimanervi poco più di 5 mesi prima di essere girato ancora in prestito, sempre via Roma, al Prato. 6 apparizioni con la maglia dell’Elefante, titolare unicamente in occasione di Reggina-Catania, occasione propizia per mettersi in mostra andando a siglare il gol dell’iniziale vantaggio etneo. Il giocatore ha lasciato a malincuore Catania e la Sicilia, con qualche polemica all’indirizzo di dirigenza ed allenatore.
Giacomo Graziano, elemento della Berretti aggregato in prima squadra sul finire del girone d’andata. Ragazzo palermitano, completo tecnicamente e dotato di fisicità, ha fatto registrare una presenza ufficiale in campionato indossando la maglia della prima squadra in occasione di Catania 4-1 Monopoli, in cui rilevò nel finale Russotto.
Giovane brillante di cui si parla un gran bene, Giuseppe Sibilli, attaccante napoletano classe 1996. Giunto a Catania firmando un contratto che lo lega ai rossoazzurri fino a giugno 2019, l’estroso 20enne campano ha contribuito la stagione precedente alla promozione del Siracusa in Lega Pro andando a siglare 5 gol nelle 29 partite disputate. Poi un grave infortunio ne ha pregiudicato il rendimento, prima di vivere un’esperienza da protagonista nei pochi mesi giocati con la maglia della Sicula Leonzio, club che spinge per trattenere il ragazzo anche in occasione della prossima stagione.
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