Già operativa, la dirigenza del Catania, in vista della prossima stagione. Va in archivio un campionato che ha visto la formazione rossoazzurra condurlo positivamente ai nastri di partenza. La vittoria in rimonta per 3-1 all’esordio contro la quotata Juve Stabia presso lo stadio “Angelo Massimino”, infatti, lasciava presagire che l’Elefante potesse recitare un ruolo da protagonista nel girone C malgrado la penalizzazione inflitta.
Dopo un girone d’andata globalmente positivo, nella seconda parte di stagione ci si attendeva il salto di qualità. Salto concretizzatosi ma, in realtà, all’indietro. Lunga serie negativa di risultati nel girone di ritorno, un terremoto alla guida tecnica con due cambi in panchina: da Pino Rigoli il Catania è passato a Mario Petrone, ma quest’ultimo ha clamorosamente rassegnato le dimissioni e la società ha promosso in Prima Squadra Giovanni Pulvirenti.
Squadra in piena confusione tattica, poi le numerose defezioni hanno ulteriormente complicato il percorso. Fino ad arrivare alla conquista stentata di un piazzamento nella griglia Play Off e l’eliminazione immediata dagli spareggi al cospetto della Juve Stabia. Il cerchio si è chiuso proprio con le Vespe. Lo stesso avversario sconfitto alla prima giornata di campionato e che ha strappato il pass per la fase successiva dei Play Off proprio a spese del Catania. Inizio e fine dell’illusione di portare in alto gli etnei, auspicando di vivere una stagione da protagonisti l’anno prossimo.
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