Il derby è già di per sé una partita diversa dalle altre. Catania-Siracusa, nello specifico, è gara particolarmente interessante e sentita per cinque elementi che fanno parte delle rispettive squadre. In primis Andrea Sottil che, come sottolineato in conferenza stampa, ha scritto importanti pagine di storia da difensore rossoazzurro mantenendo un ricordo indelebile della passione capace di sprigionare la tifoseria del Catania e di quanto di eccellente fatto ai tempi del salto di categoria in A e delle salvezze raggiunte alle pendici dell’Etna.
Importante menzione merita, inoltre, il terzino Tino Parisi. Cresciuto nel settore giovanile etneo, il ragazzo è siracusano di nascita ma ormai definibile catanese d’adozione. Non potrà mai non essere riconoscente al Catania per avergli permesso di giocare nel calcio professionistico calcando anche il palcoscenico della Serie B. Da aretuseo sentirà l’importanza del match, ovviamente speranzoso che a vincerlo sia il Catania.
Che dire, poi, del centrocampista Giuseppe Russo? Nell’estate del 2015, da catanese, aveva coronato il sogno di vestire la maglia rossoazzurra. Un’avventura, tuttavia, poco fortunata a testimonianza delle poche apparizioni totalizzate. Poi il passaggio in prestito al Messina, il ritorno a Catania lavorando ai margini della squadra e l’avvenuto trasferimento al Siracusa. Sicuramente Russo avrà qualche sassolino da togliersi.
Il catanese Emanuele Catania, invece, non ha mai indossato la maglia del Catania in carriera. E’ un attaccante esperto, pupillo dei tifosi del Siracusa che puntano forte anche sui suoi gol nella speranza di vincere il sentito derby al ‘Massimino’. Nativo di Catania, infine, il centrocampista Marco Palermo cresciuto nel San Pio X ed attualmente in forza al Siracusa.
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