SALA STAMPA: Catania – Melfi, tutte le interviste del post gara

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Sala Stampa Stadio Massimino

DARIO BERGAMELLI: “Perdere con l’ultima in classifica e tra i fischi del pubblico è sempre brutto. Il Melfi ha meritato gli applausi. Capisco i nostri tifosi. A volte facciamo prestazioni bellissime, in altre occasioni vengono fuori partite come queste. E’ una grande mazzata perchè nessuno se l’aspettava. Era importante dare continuità, ma anche questa volta non ci siamo riusciti. I Play Off non ce li regala nessuno. Vero è che il sesto posto è vicino, spero solo di non rimpiangere troppo a fine campionato questa sconfitta. Questa squadra non difetta in qualità, però se registriamo questi alti e bassi non va bene. Non abbiamo ancora trovato la soluzione, ognuno di noi deve pensare a come dare di più. E’ facile emotivamente preparare le gare al cospetto di avversarie più quotate, ma bisogna preparare tutti gli impegni con la medesima mentalità. Messina poteva farci scattare la scintilla giusta, avremmo dovuto cavalcare il momento ed invece anche stavolta mi sono sbagliato. Le responsabilità me le assumo anch’io. Modulo? Il cambiamento del sistema di gioco non deve essere un’attenuante”.

MARCO BIAGIANTI: “Nel campo si sbaglia, l’importante è farlo con la testa giusta. Non abbiamo avuto l’impegno, la voglia e la cattiveria giusta. Dobbiamo vergognarci per come abbiamo affrontato il Melfi. Nella ripresa è andata meglio ma i lucani meritano i complimenti per avere messo in campo maggiore agonismo. Purtroppo abbiamo fatto due passi indietro, non è la prima volta. Se non cambiamo mentalità affrontando tutte le partite con lo stesso atteggiamento perdiamo anche contro l’ultima della classe. Play Off? Meritiamo gli insulti, da capitano chiedo scusa per la prestazione. Non è tutto da buttare adesso. Dopo una grande prestazione a Messina nessuno si aspettava di perdere col Melfi. Con questa mentalità non andiamo lontano. Adesso vanno affrontate le prossime due gare esterne al meglio delle nostre possibilità. Ritengo di potere arrivare bene ai Play Off, ma dipende solo da noi. Il pubblico ha applaudito i giocatori del Melfi a fine gara, questo ci fa tornare a casa arrabbiati. Chiaramente la gente vuole i fatti, ha ragione a criticare. C’è da stare in silenzio e lavorare sodo. Le sconfitte possono essere salutari, ma noi dobbiamo migliorare ed aiutare anche i giovani che, magari, hanno una mentalità diversa dai più esperti. Personalmente ho la stessa mentalità di sempre, ogni gara la affronto alla stessa maniera. Adesso manteniamo la calma e cerchiamo di trovare una soluzione per ovviare al problema”.

GIOVANNI MARCHESE: “Purtroppo il calcio è questo. In Primavera vincevo 4-0 con la Juventus, il secondo tempo è finito 4-4 e rischiai di perdere. Oggi pensavamo di vincere ma non ci siamo riusciti. Come si può migliorare? Lavorando e cercando di rimediare agli errori commessi. Noi cerchiamo sempre di seguire le direttive del mister. Non sempre le cose vanno per il verso giusto, anche per merito degli avversari. Il Melfi è stato anche un pò fortunato, noi nella ripresa non l’abbiamo messa dentro mentre loro hanno chiuso il match sul 2-0. Bisogna essere sempre aggressivi a prescindere dall’avversario di turno. Chi ha la personalità, e siamo in tanti, deve tirarla fuori per fare la differenza. Se vado spesso al cross? Arrivo al cross quando c’è la possibilità di farlo, così come tento l’inserimento in area. Chiaramente ci sono anche gli avversari sul rettangolo di gioco. Il Melfi giocava molto corto e compatto, non era semplice, avevamo sempre due giocatori addosso. Inoltre le condizioni del terreno di gioco non ci hanno favorito. E’ stato più difficile per noi giocare la palla. Lavoriamo tanto e bene durante la settimana, non c’è un problema fisico nella squadra. Io ho dato il massimo, non mi devo rimproverare niente. Non volevo fare una figura di merda, come io nessun altro componente della rosa. Nessuno ci sta a perdere, non ho nulla da rimproverarmi e lo stesso vale per i miei compagni. Bravo il Melfi”.

MARIO PETRONE: “Bisogna osare, fare la partita. Serve coraggio. I ragazzi meritavano sicuramente di più nel secondo tempo, ma questa sconfitta ci deve servire da lezione. Abbiamo sbagliato troppo, succede anche ai grandi campioni di sbagliare un gesto tecnico. Chiediamo scusa a tutti per questa sconfitta. Stiamo continuando a lavorare su determinati concetti ma ancora non riusciamo ad esprimere al meglio le nostre potenzialità. Avevamo preparato la gara in un certo modo in settimana, ma non ci siamo espressi per come pensavamo di fare. Il primo tempo è stato quasi una fotocopia di Catania-Taranto e, sinceramente, non me l’aspettavo. Non possiedo la bacchetta magica, i problemi c’erano e ci sono ancora. Dopo la prima frazione ho inserito più elementi offensivi per cercare di recuperare allo svantaggio iniziale, subito alla prima vera discesa melfitana. Perchè Bucolo preferito a Scoppa? Ho ritenuto che meritasse la maglia da titolare. Sicuramente non mi deprimo adesso, così come non mi sono esaltato a Messina. Siamo mancati nell’ultimo passaggio, non avendo osato abbastanza. Bisogna analizzare bene quanto successo, riflettere tanto e ripartire”.

AIMO DIANA (all. Melfi): “Per fare risultato al ‘Massimino’ dovevamo essere presuntuosi, per tale ragione ho deciso di schierare la mia squadra con tre punte ed opponendo un 4-3-3 al Catania. Con incredibile abnegazione ed umiltà siamo riusciti a portare a casa un grande risultato. Chiaramente sapevamo di non avere la forza, in questo momento, per pensare d’imporre il nostro gioco a Catania, ma c’era la voglia nei ragazzi d’interrompere la lunga serie di sconfitte consecutive e sono molto contento per loro. Sapevo che il Catania avrebbe potuto schierare tanti calciatori offensivi ma abbiamo rischiato veramente poco in difesa, anche grazie all’aggiunta di un difensore in più pronto a contrastare il gioco aereo. I miei giocatori si sono sbloccati tirando dentro quel qualcosa in più che mancava soprattutto in termini di qualità”.

1 COMMENTO

  1. L’errore è avere esonerato rigoli conoscitore del girone e pure bravo è preparato…i play off con lui erano assicurati nonostante la squadra fatta da Lo Monaco non fosse adatta alla lega pro, fatta l’eccezione con l akragas la squadra di rigoli è stata sfortunata ,e domenica?…….

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