Conferenza stampa alla vigilia di Catania-Melfi. Il tecnico rossoazzurro Mario Petrone focalizza l’attenzione su una partita che nasconde molte insidie, aspettandosi continuità dalla formazione etnea. Ecco le parole di Petrone evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:
“Conosciamo le caratteristiche degli avversari. Il Melfi ha cambiato guida tecnica da una settimana, fa un numero di gol importanti per una squadra che lotta per non retrocedere ed è in fondo alla classifica. Ha modificato anche il modo di giocare ma il Catania è preparato a qualsiasi atteggiamento tattico dei lucani. Non ci adattiamo al modulo avversario ma sfruttiamo le nostre caratteristiche per cercare di ottimizzare il gioco. Io guardo la mentalità, non esiste un sistema di gioco vincente a prescindere. Dobbiamo mettere i calciatori nelle condizioni di dare tutto, difficilmente faccio giocare gente fuori ruolo ma è una componente fondamentale lo spirito di sacrificio, vedi il lavoro fatto da Russotto a Messina. Si tratta di un aspetto che accresce l’autostima”.
“I ragazzi sanno benissimo che bisogna dare sempre tutto, al di là dell’avversario di turno. Il Catania deve essere umile perché è con l’umiltà e lottando su ogni pallone che si raggiungono gli obiettivi. Non dobbiamo guardare la classifica degli altri, sfruttiamo al meglio le nostre potenzialità. Domenica la mia squadra dovrà assolutamente dare continuità a quanto di importante fatto a Messina. Dobbiamo giocare con la stessa fame della scorsa settimana. Altrimenti il Catania non arriverà da nessuna parte.”.
“Possiamo giocare sia con la linea difensiva a tre uomini che a quattro, senza problemi. Le aspettative aumentano di giorno in giorno e le soluzioni non mancano perché, globalmente, i ragazzi stanno bene. In ottica Play Off dobbiamo dimostrare di avere la capacità di giocare bene a calcio nel più breve tempo periodo, non si può praticare calcio essenzialmente difensivo. In base alle caratteristiche dei giocatori che ho, devo cercare di tirare fuori il meglio puntando sulla determinazione del collettivo nelle giocate. Come stanno Baldanzeddu e Di Cecco? Stanno recuperando. Dalla fine della settimana prossima avremo un quadro definitivo della situazione per Domenico, mentre Ivano ha poche problematiche dal punto di vista organico e, nel giro di 3-4 settimane, lo rivedremo sicuramente in campo. Prima di Di Cecco”.
“Nel quarto d’ora finale di Catania-Taranto abbiamo avuto un forcing nella loro metà campo con l’ingresso di Barisic. A Messina si sono registrati ulteriori progressi. Crescendo l’autostima del gruppo perché il Catania solo una volta, nelle precedenti gare, ha avuto la capacità di ribaltare il risultato. Barisic al ‘Franco Scoglio’ ha rappresentato una soluzione molto valida su un terreno di gioco molto pesante. Magari in altre situazioni sarebbe stato determinante un elemento come Di Grazia. A proposito di Andrea, però, già al 65’ contro il Taranto aveva i crampi e non me l’aspettavo sinceramente. Situazione anomala. Valuto molto attentamente le condizioni fisiche dei giocatori. Considerato che nelle ultime dieci gare viene effettuato un dispendio di energie maggiore causa caldo, lo staff lavora a tempo pieno sulle tabelle quotidiane relative al dispendio del singolo giocatore. Stiamo facendo un lavoro mirato sul piano fisico per portare tutti i calciatori all’80%. Vanno ottimizzate al meglio le risorse tecniche”.
“Problema calci di rigore? Capita di sbagliare più volte dal dischetto in una stagione. Non sono abituato a puntare il dito su chi fallisce il penalty. Speriamo di trasformarlo domani magari (sorride, ndr). I ragazzi meritano fiducia. Facciamo allenamenti specifici a riguardo. Io multato per avere scelto di fare calciare il penalty a Pozzebon? La multa è simbolica. Il Direttore Lo Monaco sprona ad essere concentrati e determinati sempre, non era semplice piazzare un rigore domenica scorsa in un campo del genere. Pozzebon era rammaricato, non ci avrebbe dormito la notte se non avessimo vinto”.
“L’espulsione di Gil a Messina? Proviene da un campionato straniero. Ha un tipo di marcatura che va corretta per quanto concerne i nostri canoni calcistici. Lodi? Sarà sicuramente un giocatore importante per il Catania nella prossima stagione, non lo scopro certo io. Scoppa adattato in difesa pista percorribile? Preferisco che Federico lotti per il posto da titolare a centrocampo, piuttosto che arretrarlo in difesa facendogli ricoprire un ruolo non suo. Ho anche Mbodj e Longo come alternative. Longo è un giovane della Berretti che vanta una struttura fisica importante, pure Mbodj si sta allenando benissimo”.