Aveva illuso tutti la vittoria di Messina. Scene di giubilo all’interno del gruppo, esultanza convinta ed autentica dopo il gol di Maks Barisic che ha permesso al Catania di vincere l’atteso derby disputato al “Franco Scoglio”. Il popolo rossoazzurro pensava che da lì l’Elefante potesse intraprendere un percorso salutare. Invece ha sancito l’inizio della crisi più profonda dell’intera stagione etnea. Da Catania-Melfi al confronto casalingo con il Foggia, quattro sconfitte consecutive.
In mezzo le dimissioni di Mario Petrone, sostituito da Giovanni Pulvirenti, promosso dalla Berretti alla Prima Squadra. Più cambi effettuati alla guida tecnica hanno generato non poca confusione nei giocatori, dal canto loro fragili psicologicamente e che dimostrano di faticare a reggere le pressioni, alcuni in particolare. Intanto il tempo passa, il Catania si appresta a vivere ansiosamente la volata finale con il rischio di vedere persino sfumare il piazzamento Play Off.
Errori di valutazione, sfortuna, la sensazione che si registrino frizioni nello spogliatoio, difesa che continua a prendere gol, fase offensiva poco efficiente e perdita di lucidità, schemi di gioco inefficaci e rassegnazione. Tutti aspetti che potrebbero ulteriormente aggravare la situazione in casa rossoazzurra. Si cerca, allora, il giusto antidoto per scacciare la crisi.
Il ritorno al più presto alla vittoria può essere la chiave ideale per uscirne fuori? Oppure cambiare ancora la guida tecnica della squadra? O dare maggiore spazio ai giovani? Adottare un modulo differente? Responsabilizzare qualche atleta in difficoltà conducendolo in panchina? Tante possibili soluzioni adottabili per rilanciare le sorti dell’Elefante proprio adesso che si avvicina la fine della stagione.
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