Terzo cambio di allenatore in poco tempo. Il Catania prova a svoltare ma non riesce nell’intento. Se con Pino Rigoli al timone il rendimento casalingo era molto soddisfacente ma non altrettanto in trasferta, quando Mario Petrone si è seduto sulla panchina rossoazzurra il Catania ha fatto registrare un pareggio, una sconfitta ed una vittoria. Quella di Messina, ottenuta al termine di una gara caratterialmente molto valida.
I tre punti collezionati nel derby sembravano la panacea di tutti i mali, il morale della squadra era a mille e si prospettava un nuovo incoraggiante inizio. Nel successivo turno di campionato la vittoria casalinga contro il derelitto Melfi sembrava una pura formalità, invece la compagine lucana ha sorpreso tutti facendo bottino pieno al “Massimino” e rendendo illusorio il successo di Messina. Un tonfo casalingo del tutto inaspettato che ha suggerito a mister Petrone di rassegnare incredibilmente le dimissioni, non ravvisando le condizioni per proseguire l’avventura in Sicilia.
Al suo posto la dirigenza ha promosso in Prima Squadra Giovanni Pulvirenti, che da oltre dieci anni lavora nell’ambito del settore giovanile. Il suo esordio a Lecce, però, è stato amaro. Sconfitta di misura con Matteo Pisseri migliore in campo e la solita pochezza offensiva. Adesso è stato assunto Orazio Russo in qualità di vice allenatore, provando a responsabilizzare lo spogliatoio. La speranza è di trovare la strada giusta per risollevarsi, ma il tempo stringe ed i Play Off rischiano di sfuggire.