(di Livio Giannotta)
Un pomeriggio triste, uno scenario a tinte fosche, uno stadio semi deserto con il cuore pulsante del tifo rossoazzurro che preferisce abbandonare la Curva Nord sostenendo l’Amatori Catania Rugby. Clima ideale al “Massimino” per il Foggia che, senza rischiare più di tanto e nonostante giochi con ritmi poco elevati, riesce nell’intento di allungare la striscia di vittorie.
Gli ultras della Sud fanno una scelta differente rispetto alla Curva opposta, sostenendo la maglia rossoazzurra con l’auspicio di trasmettere il giusto calore e mantenendo viva la speranza di conseguire un risultato positivo. Poi, nel finale, immancabile manifestazione di disappunto della tifoseria all’indirizzo dei giocatori sottolineato dal grido “Andate a lavorare” e dall’esplosione di numerosi petardi che, peraltro, costeranno non poco alla società.
La conferma di un ambiente che non è sereno, intravede problematiche nella gestione societaria e non apprezza il contributo offerto dalla squadra sul rettangolo di gioco. Le contestazioni ed i fischi dei tifosi, chiaramente, non favoriscono un positivo epilogo della stagione ma deve essere il gruppo a tirare fuori tutto l’orgoglio possibile per riconquistare l’affetto di una tifoseria legittimamente delusa ed arrabbiata.
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