Due sole partite dirette da Mario Petrone. Troppo poco per stilare un bilancio del lavoro svolto dal tecnico napoletano alle pendici dell’Etna. Subentrato a Pino Rigoli, Petrone ha raccolto i suoi primi quattro punti sulla panchina del Catania. Dopo il deludente pareggio a reti inviolate al cospetto del Taranto, l’ex allenatore dell’Ascoli ha incamerato il massimo bottino in quel di Messina trovando un successo molto importante per il morale e la classifica rossoazzurra.
Dall’esordio casalingo con il Taranto alla trasferta peloritana, passi avanti soprattutto sul piano caratteriale e dell’atteggiamento evidenziato, sicuramente più maturo e responsabile, meno timido e più scaltro. Un Catania che ha saputo reagire alle difficoltà anziché sciogliersi come neve al sole. Una squadra che ha lottato dal primo all’ultimo secondo allo stadio “Franco Scoglio”. Questo è l’aspetto messo principalmente in risalto.
Il Catania ha trovato la vittoria perché ha dimostrato di volere a tutti i costi portare a casa i tre punti, agendo senza presunzione ma con una buona dose di cattiveria agonistica e non accontentandosi di un pari che, obiettivamente, sarebbe servito a poco. La strada è quella giusta? Vedremo. Gli esami non finiscono mai e domenica pomeriggio l’Elefante è atteso da un nuovo importate impegno con il fanalino di coda Melfi, avversario da non sottovalutare.