BORGHI (Esclusiva): “Catania non sarà appagato col Melfi. Credo in Petrone e sognare si può. Famoso avrebbe apprezzato vittoria derby…”

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Esultanza Catania in Curva Sud

L’ex giocatore del Catania Carlo Borghi, intervenuto telefonicamente ai microfoni di Radio Studio Italia nel corso della trasmissione condotta da Igor Pagano in collaborazione con Donato e Livio Giannotta di TuttoCalcioCatania.com, ha commentato la vittoria di Messina ed il futuro della squadra di Mario Petrone in questo campionato di Lega Pro.

Il Catania è reduce dal vittorioso derby contro il Messina. Un ricordo dei derby giocati da Carlo Borghi…
“Il derby è sempre stato uno tra i più sentiti dalla tifoseria e da noi stessi giocatori. Sicuramente al primo posto c’è quello contro il Palermo, il derby di Sicilia per eccellenza. Possiede un fascino diverso, anche perché vede scontrarsi due grandi città aventi delle altrettante importanti tradizioni calcistiche. La vittoria contro il Messina, a livello personale, mi ha reso felice per la sua importanza relativamente alla classifica, ma anche per quanto riguarda il morale della squadra e dell’ambiente. Il collettivo rossoazzurro ha così guadagnato maggiore fiducia da parte della tifoseria”.

Nonostante le condizioni climatiche avverse, la tifoseria catanese ha seguito la squadra in circa 600 unità. Tu hai più volte ribadito ai nostri microfoni il grande calore mostrato sempre dai sostenitori dell’Elefante…
“Assolutamente. L’aspetto più importante è che la vittoria sia arrivata. Una vittoria sofferta e proprio per questo motivo ancora più bella. Probabilmente per come stava procedendo la gara, soltanto in pochi avrebbero creduto ad una vittoria del Catania. E’ stata una bella dimostrazione di carattere”.

Incontro ricco di colpi di scena e certamente non per deboli di cuore! Una vittoria sofferta, in puro stile Catania, che incanta anche per questo…
“Le vittorie sofferte sono quelle più avvincenti e che vengono maggiormente ricordate negli anni, piuttosto che un 2-0, 3-0 o 4-0. A parte il fatto che abbia decisamente contribuito a creare maggiore entusiasmo in città e nella tifoseria. Vittoria che sarebbe stata apprezzata da Ciccio Famoso, una grandissima persona che ha amato il Calcio Catania”.

Ora si presenta l’ostacolo Melfi. Nonostante il fatto che la squadra lucana occupi l’ultimo posto in classifica, pensi che ci possa essere il rischio di appagamento oppure i rossoazzurri cavalcheranno l’onda?
“Io penso che questo pericolo non sussista, anche perché reputo che il tecnico sappia benissimo motivare i ragazzi in partite del genere. Forse questi incontri rientrano tra quelli maggiormente insidiosi qualora subentri il rilassamento. La partita potrebbe spronare ad affrontare la cavalcata finale nel migliore dei modi. Generalmente i campionati si decidono proprio in questa fase, quindi sarebbe importante costruire una serie di partite utili e, perché no, sognare. Anche se, a onor del vero, i punti di penalizzazione incidono parecchio”.

Quindi reputi che questa possa essere la partita giusta per dare un seguito alla vittoria di Messina?
“Sì, sono quelle partite sulla carta semplici che, se non prese con la giusta concentrazione, possono risultare difficili. Ma reputo che il tecnico possieda il giusto temperamento e le qualità per preparare al meglio i ragazzi sul piano motivazionale”.

Obiettivamente, da qui fino alla fine del campionato, secondo te dove può arrivare il Catania targato Petrone?
“Come dicevo prima, i campionati si decidono generalmente a partire da marzo. Se la squadra in questo periodo riesce ad ottenere ottimi risultati e si presenta nel rush finale in condizioni mentali e fisiche ottimali, allora potrà dire molto. Purtroppo incidono notevolmente i 7 punti di penalizzazione subiti ad inizio stagione ma, vedendo il buon valore posseduto dalla squadra ed in veste di tifoso, credo nel sogno promozione. Certo, bisogna riconoscere che si tratterebbe di una vera e propria impresa che effettuerebbe la squadra. E poi l’aspetto di sognare in grande si potrebbe rivelare determinante per i giocatori, una motivazione in più per loro”.


Ringraziamo Carlo Borghi per la gentile concessione dell’intervista.

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