Non ha lesinato alcuno sforzo fino a quando è rimasto sul rettangolo di gioco domenica allo stadio “Franco Scoglio”. L’ingenua espulsione di Gil Drausio nelle battute iniziali del derby lo ha costretto a svolgere un lavoro fatto di grandissimo sacrificio, correndo a più non posso su un campo, peraltro, in condizioni che definire pietose è un eufemismo.
Andrea Russotto ha dato un sopporto notevole al Catania, soprattutto in fase difensiva. Mister Mario Petrone stava valutando l’ipotesi di sostituirlo immediatamente con Tino Parisi ma, accorgendosi che avesse tanta birra in corpo, ha deciso di farlo giocare fino al 65’. Unica pecca, il fallo da rigore (molto dubbio, ndr) determinante ai fini del momentaneo 1-0 del Messina.
Ma davvero non si può rimproverare nulla all’ex giocatore del Catanzaro, autore di una prestazione altamente positiva in terra peloritana, premiata con la vittoria. Esprimendosi regolarmente con tale generosità, il calciatore romano classe 1988 possiede tutte le carte in regola per fare la differenza.