Finita l’avventura di Pino Rigoli al Catania nonostante i vertici societari avessero sempre ribadito la fiducia al tecnico di Raccuja. La comunicazione dell’esonero è stata una doccia gelata per Rigoli, che proprio ad Agrigento pensava di potere definitivamente svoltare lontano dal “Massimino”. Invece è successo quel che nessuno si sarebbe aspettato: una clamorosa sconfitta al cospetto di un Akragas alle prese con problemi societari ed un organico modesto, nettamente indebolito in sede di calciomercato.
I giocatori, coloro i quali sono sempre stati difesi pubblicamente da Rigoli, lo hanno tradito nel momento decisivo. Quello in cui il Catania avrebbe potuto spiccare il volo oppure di nuovo inabissarsi. La squadra ha mollato di colpo e servito su un piatto d’argento i tre punti più appetitosi della stagione all’Akragas. Per Rigoli si tratta della fine di un sogno. Sì, perché di questo si trattava.
Allenare il Catania ha sempre suscitato in lui un forte desiderio, guidando la formazione di cui era tifoso. Un’occasione ghiotta dal punto di vista sentimentale e professionale. Aveva accettato la sfida di rilanciare le ambizioni dell’Elefante, il tempo non gli ha dato ragione. Cocente delusione per Rigoli che ha messo anima e corpo nel progetto Catania, ma non è bastato.
© RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE – Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.