Il Catania punta su un personaggio che rappresenta il profilo di motivatore dalla mentalità propositiva. Amante di un’espressione di gioco improntata sulla capacità di divertirsi e fare divertire il pubblico sugli spalti, Mario Petrone ricerca la prestazione prima di tutto. E’ l’allenatore chiamato a dare continuità in termini di risultati tra le mura amiche e, soprattutto, migliorare sensibilmente il rendimento esterno dell’Elefante.
Petrone, allenatore umile, sanguigno a cui piace dire le cose in faccia, di pancia, senza pensarci, utilizza il sistema di gioco più consono alle caratteristiche dell’organico a disposizione. Catania rappresenta sicuramente un banco di prova importante per la sua carriera dopo avere girato l’Italia e provato l’esperienza all’estero al Msida Saint-Joseph, club maltese. Anche a San Marino è cresciuto tanto professionalmente.
Nel dettaglio, il tecnico napoletano ha guidato anche Capri, Calangianus, Tempio, Nuorese, Lumezzane, Sanluri, Bassano Virtus ed Ascoli. Nonostante la giovane età (nato nel 1973, ndr) Petrone ha fatto molta gavetta nelle categorie inferiori vincendo i tornei di Eccellenza, Prima Categoria, Promozione, Serie D, Lega Pro Seconda Divisione e Supercoppa di Lega Seconda Divisione. Nel 2000 ha smesso di giocare a calcio dopo avere totalizzato presenze tra le fila di Campania, Casertana, Rovigo, Giov. Cardito e Capri. Sarà davvero l’uomo giusto al posto giusto?
