Conferenza stampa dell’Amministratore Delegato del Catania Pietro Lo Monaco a Torre del Grifo Village, verso il derby di Messina. Queste le parole del dirigente etneo evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:
“Il Catania si farà trovare pronto. Domenica sarà una bella partita tra due squadre separate da circa 20 punti sul campo, sicuramente tanti. E’ un buon bottino, ma non siamo soddisfatti. C’è il rammarico di non avere battuto il Taranto. La vittoria ci avrebbe consentito di diventare sesti. Comunque siamo in zona Play Off, non molliamo l’obiettivo consapevoli della nostra forza e di avere uno degli organici migliori della categoria. La scelta di effettuare un cambio alla guida tecnica conferma proprio la voglia di non mollare e di non lasciare nulla d’intentato”.
“Rivolgo le mie felicitazioni ed un in bocca al lupo a Franco Proto che, dopo avere tentato di prendere lo Scordia, l’Acireale ed il Gela è arrivato in una piazza, come ha detto lui, che aveva tanto desiderato. Gli auguro di spendere gli stessi soldi che ho speso io a Messina ma meglio, essendo un vincente come ha detto lui. Lo correggo, però, se dice che dopo Franza non c’è stato niente negli ultimi 10 anni. Non sono un vincente come Proto, ma ho vinto 12 campionati tra Serie B, C e D, anche a Messina dove ho lasciato la squadra in Lega Pro. Andai via da lì per scelta mia e non ho voluto parlare, dando il Messina a zero. Quando tutti entrano per la prima volta in società hanno la faccia come il culo”.
“Mi girano le scatole se penso che molti ex etnei e persone intervistate a vario titolo si appropriano del discorso Catania attaccando i colori rossoazzurri, parlando di persone arrestate e portando, spesso, i tifosi come esempio negativo. Catania ed il Catania hanno già pagato, si vada oltre. Qualche dirigente parla di miracoli effettuati a Catania nella passata stagione (Pitino, ndr). Io rispondo che mi viene da sorridere se penso che cinque calciatori dell’organico valevano tutta la rosa di quest’anno. Addirittura Calil ha firmato un contratto di tre anni con 308mila euro lordi e 44mila di procura, una cosa anormale. 4 milioni di euro di costi gestionali e Catania salvo solo all’ultima giornata. Ancora adesso il club è in difficoltà, siamo sempre tormentati giornalmente ma abbiamo Torre del Grifo Village, il nostro Ibrahimovic. Vincere il campionato dei conti sarebbe la nostra Champions League”.
“So bene come il Messina stia preparando il derby. Per loro rappresenta la gara della vita perchè affrontano un avversario con circa 20 punti in più in classifica, inoltre per la nuova dirigenza sarebbe il massimo ripartire con una vittoria. Noi però esistiamo e ci chiamiamo Catania, fermo restando che il vero derby è quello col Palermo”.
“Il Catania non è una società forte secondo l’ex questore di Catania dopo il crollo dalla A alla Lega Pro? Ha dimostrato ignoranza sulle vicende della squadra rossoazzurra. Sono parole senza senso le sue, ha perso l’occasione di stare zitto. Per molti anni siamo stati un esempio, poi si sono registrati degli errori”.