Ciccio Famoso ha lasciato un vuoto incolmabile nella tifoseria del Catania. Presso la chiesa di San Sebastiano si è tenuta la funzione funebre con un gran numero di tifosi al seguito. Non solo gli ultras rossoazzurri, ma provenienti da altre parti d’Italia. A prescindere dalla rivalità sportiva. Tutti uniti per una figura indelebile nella memoria della Catania ultras e fondatore della “Falange d’Assalto”. Presente durante la funzione anche una delegazione del Calcio Catania: l’allenatore Pino Rigoli, il patron Antonino Pulvirenti, l’Amministratore Delegato Pietro Lo Monaco, i calciatori Andrea Russotto, Giovanni Marchese, Marco Biagianti e Andrea Di Grazia.
Cori, lacrime, a tratti applausi ma soprattutto il silenzio a caratterizzare un momento di commozione e struggente tristezza. Ma “Ciccio è qua e canta con gli ultras”, urlavano i tifosi presenti. Come se in quel contesto fosse davvero lì con loro. La bara, poi, è stata portata davanti alla sede della “Falange d’Assalto” ed il corteo è proseguito in direzione Piazza Duomo, proprio dove la gente si preparava ad assistere ai tradizionali fuochi pirotecnici della festa di Sant’Agata, a cui lui era autenticamente devoto.
Il carro funebre raggiunge anche lo stadio “Angelo Massimino”, effettuando un giro di campo dalla Curva Sud alla Nord con canti e striscioni a caratterizzare quegli attimi. Come quello realizzato dalla Sud: “Della nostra città leggenda e gloria… il tuo nome per sempre indelebile nella storia”. I tifosi del Catania, compatti nel dolore e nel ricordo di Ciccio Famoso, hanno così onorato la memoria di un papà. Sì, il padre di ogni singolo sostenitore rossoazzurro.