CATANIA: ripartire dalla grinta di Bucolo

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Rosario Bucolo

Nell’immediato, l’ingaggio di mister Mario Petrone non ha dato l’attesa scossa alla squadra, ma non è tutto da buttare l’esordio del tecnico napoletano sulla panchina rossoazzurra. Lo 0-0 contro il Taranto ha evidenziato anche il ritorno sul rettangolo di gioco di Rosario Bucolo. Secondo le previsioni della vigilia, il centrocampista catanese era favorito su Federico Scoppa per giocare dal 1’, invece Petrone ha assunto la decisione di puntare sul regista argentino dai piedi buoni.

Come spesso accaduto nel corso della stagione, però, il ragazzo ha palesato limiti sul piano della velocità di esecuzione delle giocate. Chiaramente l’impianto di gioco non ne ha beneficiato, sortendo gli effetti della costruzione di una manovra fin troppo lenta e macchinosa. Le cose sono andate meglio nella ripresa quando ha fatto il suo ingresso in campo proprio Bucolo.

L’ex centrocampista del Padova non possiederà la qualità di Scoppa ma, sicuramente, in fatto di grinta ed aggressività si è fatto largamente preferire. Bucolo incarna a 360 gradi lo spirito di chi non molla mai, dedito al sacrificio fino al triplice fischio del direttore di gara e dotato di spiccato senso di appartenenza. Più “legna” nel settore mediano del campo ma anche una maggiore corsa con l’inserimento di Bucolo che, adesso, spera di figurare nello scacchiere tattico di partenza a Messina.

Un derby dal significato particolarissimo per lui che, peraltro, fa parte dei tanti ex di turno avendo fornito un contributo molto valido alla causa peloritana. Questa volta Petrone gli assegnerà la maglia da titolare? La forza, la determinazione, il cuore e l’energia del centrocampista classe 1988 rappresenta una base valida da cui ripartire per il Catania.

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