Lo 0-0 casalingo contro il Taranto non soddisfa i tifosi del Catania. Ci si attendeva una reazione veemente da parte della squadra dopo la pessima performance di Agrigento, invece il cambio alla guida tecnica non ha immediatamente prodotto l’esito sperato. I rossoazzurri ripartono da un punto e dallo stato d’animo cupo di una tifoseria che, comunque, ha sostenuto la squadra dal primo all’ultimo secondo della partita.
A conclusione del match, però, inevitabili i fischi piovuti dagli spalti del “Massimino”. Cori di contestazione nelle due Curve all’indirizzo dei giocatori, dalla Nord anche contro Antonino Pulvirenti. L’attesa scossa non è arrivata e la gente di Catania non può essere entusiasta per la pochezza evidenziata in campo.
E’ pur vero che mister Mario Petrone necessita del tempo necessario affinchè il gruppo acquisisca i suoi concetti e la propria filosofia di calcio. Ripartendo, magari, da quanto di meglio fatto nella ripresa in termini di espressione di gioco, un pò più fluido e meno prevedibile nonostante le varie lacune emerse (poco movimento senza palla, manovra macchinosa, ritmi blandi, difesa in affanno sulle ripartenze, possesso palla frequentemente sterile, problemi in cabina di regia, difficoltà nell’ultimo passaggio, ndr).