Dopo la tappa di Agrigento, fatale a Pino Rigoli per la clamorosa sconfitta riportata contro l’Akragas, i rossoazzurri ripartono da Mario Petrone. L’allenatore napoletano sa che Catania rappresenta un’occasione molto importante per la sua carriera e proverà a condurre la squadra in Serie B tramite l’accesso ai Play Off. Per raggiungere tale scopo, nient’affatto agevole visto che sono tante le concorrenti che mirano al medesimo obiettivo, esiste una base importante su cui lavorare per Petrone.
Al di là delle problematiche emerse dalla gestione Rigoli in fatto di trasferte spesso infruttuose, l’eredità lasciata dal tecnico di Raccuja presenta alcuni aspetti comunque significativi come la capacità dimostrata dalla squadra di fare risultato al “Massimino”. Come già avuto modo di sottolineare giovedì dalla nostra redazione, il Catania vanta infatti il migliore rendimento casalingo del girone C.
A conferma del consolidamento della forza espressa tra le mura amiche, anche seppure non entusiasmando sul piano del gioco. Bene anche la fase difensiva, come testimoniato dal poco elevato numero di gol subiti finora: 20 come la Fidelis Andria, record attuale nel girone C. Compattezza di squadra e solidità interna, da qui riparte il Catania di Petrone. A caccia di continuità sia in casa che fuori.