Nei giorni scorsi abbiamo parlato di Pino Rigoli, il grande atteso ad Agrigento per i suoi importanti e proficui trascorsi sulla panchina dell’Akragas. Sono però anche altri gli ex di turno meritevoli di menzione. Come Sergio Almiron, che lavora nella dirigenza biancoazzurra e, in passato, ha militato tra le fila del Catania scrivendo importanti pagine di storia in Serie A prima del declino.
L’attaccante Fabio Aveni, cresciuto nelle giovanili rossoazzurre, desiderava esplodere finalmente ai piedi dell’Etna ma così non è stato. I tanti, troppi infortuni lo stanno palesemente limitando anche ad Agrigento. Un vero peccato per un ragazzo a cui le potenzialità per fare bene non mancano. La punta Salvatore Cocuzza vene, invece, inserito nella Primavera dopo che il Catania lo acquistò dal Taranto nel 2006. Il laterale destro Tino Parisi, poi, viene ricordato con affetto dai tifosi dell’Akragas ed il diretto interessato ha vissuto un’esperienza molto positiva in casacca biancoazzurra. Fu proprio in terra agrigentina che Parisi ricoprì per la prima volta in carriera il ruolo di terzino, su suggerimento di Pino Rigoli.
Andrea Di Grazia deve anch’egli molto all’Akragas. Nel corso della passata stagione il Gigante seppe valorizzare al meglio le doti del ragazzo che, guarda caso, al termine del campionato è tornato a Catania non muovendosi dalla sponda rossoazzurra sicula. Piccola parentesi agrigentina nella passata stagione per il Direttore Sportivo Christian Argurio, prima di approdare a Messina. Andrea De Rossi, infine, rappresenta un altro volto noto ai tifosi akragantini. Buon ricordo per lui ad Agrigento ma, il ritorno nella città dei templi lo scorso anno, è coinciso con problemi fisici determinanti in negativo lungo il percorso.