I TRENI DEL GOL: quest’anno verremo a conoscenza della verità? 

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I treni del gol, caso Catania

23 giugno 2015. Una data scolpita nella mente dei tifosi del Catania, purtroppo non a seguito di un evento lieto. L’arresto di sette dirigenti del club etneo (tra cui Antonino Pulvirenti, Pablo Cosentino e Daniele Delli Carri), con l’accusa di aver comprato alcune partite del campionato di Serie B 2014-2015 sconvolge il mondo rossoazzurro con la retrocessione d’ufficio dell’Elefante in Lega Pro. Un disastro di proporzioni inaudite, un doppio salto dalla A alla terza serie devastante per il Calcio Catania che rischia il fallimento.

Oggi, 16 gennaio 2017, il Catania milita ancora nel campionato di Lega Pro facendo i conti con i debiti (ne sono già stati ripianati in buona parte) ma una struttura riorganizzata, attendendo il piano di rifinanziamento attraverso cui gettare definitivamente le basi per il rilancio economico. E per quanto riguarda il processo “I Treni del Gol”? Ancora zero novità. Tanto tempo è passato, la domanda è sempre la solita: “Se davvero il Catania ha acquistato le partite incriminate, chi sono i venditori?”.

Il quadro non si presenta affatto chiaro. Sono tanti, troppi i punti interrogativi. Non è possibile che alcun membro e tesserato di altri club abbia partecipato alla presunta combine. Assurdo che tanta gente sia rimasta impunita. Di certo il Catania ha pagato un conto salatissimo e c’è un’udienza rinviata addirittura all’11 aprile 2017. Quest’anno conosceremo fino in fondo la verità? O forse non la sapremo mai? L’auspicio è che si faccia luce a 360 gradi su una vicenda che, al momento, vede solo il Catania condannato.

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