Giovanni Marchese torna ad essere un giocatore del Catania e rilascia alcune dichiarazioni a Torre del Grifo Village, contento d’indossare nuovamente la maglia rossoazzurra. Queste le parole evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:
“Sono emozionato, felicissimo di essere qui. Spero di dare il mio contributo per cercare di riportare, insieme a questi ragazzi straordinari, il Catania dove merita di stare. Dobbiamo remare tutti insieme sperando di tornare al più presto in Serie A. Non ho ancora scelto il numero di maglia. Se sceglierò il 12? Sono legato a questo numero, lo porto sempre con me. Quando penso alla promozione in A, i gol fatti, ed una serie di cose mi viene la pelle d’oca. Proprio il giorno del salto di categoria in Serie A rappresenta il ricordo più bello. Ho giocato in altre piazza importanti ma per me, da siciliano, militare nel Catania significa qualcosa di più. Biagianti? Marco mi chiedeva tutti i giorni se avessi firmato. Io speravo prima o poi di tornare a Catania. Volevo capire cosa volessi fare davvero, se continuare a giocare altrove o fermarmi qua per sempre. Alla fine ho deciso di tornare perchè il Catania mi emoziona e per la maglia rossoazzurra il sangue lo metterò sempre in campo. Ringrazio la società che crede ancora in me anche se ho qualche capello bianco in più adesso… l’operazione si è concretizzata perchè è stata fortemente voluta sia da me che dalla dirigenza”.
“Difesa a tre? Possiamo giocare benissimo con questo modulo, poi dipenderà anche dal mister. Personalmente ho già giocato nel sistema di gioco in questione, non è una novità per me. Mi piace ricoprire il ruolo di centrale di difesa. Per noi difensori è importante fare partire l’azione da dietro contribuendo ad aprire gli spazi per i nostri attaccanti”.
“Avverto la responsabilità ma ricordiamoci che è il gruppo a vincere. Non vince solo Marchese. Dobbiamo vincere tutti insieme e capire le nostre potenzialità, che questa squadra ha in quantità elevata. La Lega Pro è un campionato difficilissimo, soprattutto il girone meridionale. Bisogna acquisire la mentalità giusta e sono sicuro che faremo bene per raggiungere l’obiettivo di tornare in B. I giocatori ci sono, la squadra è competitiva in tutti i reparti. Mancano tante partite, davanti abbiamo varie squadre di livello. Il primo posto dista 15 punti, chissà se è ancora possibile raggiungerlo. Ma se arrivassimo ai Play Off con la giusta condizione, potremmo sicuramente mirare alla promozione. Intanto procediamo partita per partita, poi vedremo dove arrivare. Il mister è in gamba, sa cosa fare ed è molto preparato”.
“I tifosi continuano ad apprezzarmi e me lo dimostrano tutti i giorni. Io cercherò di fare sempre il massimo. La tifoseria è matura, sa che i calciatori vanno e vengono. Quando andai via da Catania non mi lasciai male con la gente. Io sono innamorato di questa maglia e di questa società, non ho altro da aggiungere. Quanto pesa la penalizzazione? Senza punti di penalità il Catania sarebbe stato vicino alla vetta. Forse la Juve Stabia esprime il gioco migliore nel girone C. Dobbiamo calarci per bene nella realtà di un campionato difficile”.