Quella di Bucolo è una figura valida nello scacchiere tattico di mister Pino Rigoli. Volto catanese, molto legato ai colori rossoazzurri da sempre, ricopre con costanza di rendimento il ruolo di ‘centrocampista di rottura’. Senza disdegnare all’occorrenza il tocco della sfera contribuendo anch’egli allo sviluppo dell’azione. Non fa della tecnica il principale cavallo di battaglia ma riesce, con saggezza e concretezza, a coniugare importanti qualità come la fisicità, la robustezza e la forza nei contrasti.
Bucolo è riuscito a ritagliarsi il suo spazio. Ma si registra una staffetta per il ruolo in questione con Federico Scoppa. I due sono giocatori dalle caratteristiche fisiologicamente differenti, con l’argentino dotato di maggiore tecnica individuale ma provenendo da un contesto molto diverso dalla Lega Pro, una realtà completamente nuova per lui.
Nello specifico Scoppa ha presieduto autorevolmente il reparto in occasione delle prime partite stagionali al debutto con la maglia rossoazzurra, andandosi poi gradualmente a ‘sgonfiare’ e venendo soppiantato da Bucolo. Successivamente ha inanellato qualche discreta prestazione e mister Rigoli lo ha proposto anche insieme con lo stesso Bucolo.
A partire dalla vittoriosa trasferta di Cosenza valevole la 16/a giornata culminata con il successo dell’Elefante per 2-1. Bene anche in Catania-Monopoli (4-1) e Catania-Casertana (1-0). Risultati che dettano la possibile coesistenza dei due elementi e, dunque, la possibilità di venire riproposta anche nel prossimo futuro.
Naturalmente spetterà all’allenatore il non semplice compito di scegliere le soluzioni migliori da adottare per il bene del Catania. Non facile, infatti, stabilire a priori se proseguire con la recente via della coesistenza in campo oppure scegliere di far giocare uno dei due in relazione a variabili quali, ad esempio, le caratteristiche dell’avversario di turno, lo stato di forma del momento, quanto fatto vedere in settimana durante gli allenamenti. L’eventuale arrivo di rinforzi a centrocampo, tuttavia, potrebbe produrre l’alterazione dei calcoli e cambiare le carte in tavola…
