Sulla base di un’inchiesta internazionale portata avanti da Football Leaks sulle mediazioni e gli affari conclusi nel mondo del calcio, vengono forniti alcuni dettagli relativi all’acquisto del Catania di Gonzalo Bergessio, avvenuto anni fa.
Il Catania – scrive L’Espresso – avrebbe pagato la società olandese Itb BV, la quale ha poi girato parte della somma alla Paros Consulting Ltd, basata alle British Virgin Islands. Il calciatore è stato venduto dal Saint-Etienne al Catania nel 2011 per 1,9 milioni di euro, secondo quanto riportato dai media.
I documenti di Football Leaks dimostrerebbero che la società siciliana, sempre nel 2011, aveva garantito 600 mila euro alla Itb BV con la seguente motivazione: grazie alla mediazione della società olandese, Bergessio si è ridotto l’ingaggio da 1,2 milioni a 700mila euro. Facendo un rapido conto, l’operazione non è stata conveniente per il club. Il Catania avrebbe infatti risparmiato 100mila euro se avesse dato a Bergessio i 1,2 milioni richiesti inizialmente dal calciatore e non avesse pagato 600 mila euro alla Itb BV.
Inoltre, sempre nel 2011, il Catania aveva garantito che, in caso di vendita futura del giocatore con una plusvalenza, la Itb avrebbe incassato altri 200mila euro per ogni stagione giocata dal calciatore nel Catania. Com’è finita? In teoria benissimo, per la Itb Bv. Bergessio è stato infatti venduto alla Sampdoria nell’agosto del 2014 (quindi dopo 3 anni giocati al Catania) per 3 milioni di euro (dunque con una plusvalenza per il club siciliano). La Itb ha perciò in teoria guadagnato in totale dall’operazione 1,2 milioni di euro, in buona parte finiti poi offshore.