Matteo Pisseri, portiere del Catania ancora grande protagonista in campo, parla in Sala Stampa del successo ottenuto contro la Vibonese e della prossima gara stagionale con il Cosenza. Ecco le parole di Pisseri evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:
“E’ andata bene. Devi ragionare in una frazione di secondo in determinati frangenti, spero di continuare così. C’è sempre un merito io ed un demerito dell’attaccante avversario. Sono contento del mio rendimento. Per adesso il migliore anno é stato quello vissuto a Monopoli, ma i conti si fanno alla fine. Che voto mi darei? Non lo so, giudicate voi giornalisti. Ringrazio tutti per i complimenti, fanno molto piacere ma il cammino é ancora lungo. Non devo compiacermi ma rimanere concentrato fino all’ultimo secondo di questo torneo. Nel calcio un giorno sei un campione, quello successivo un bidone. Ringrazio sempre il preparatore Onorati, mi sta facendo cotto (ride, ndr). Guardo partita dopo partita. Ogni gara deve essere la più importante”.
“Cosenza sarà una tappa importantissima. Affronteremo una squadra ben rodata da parecchi anni, con giocatori che si conoscono bene, strutturata ed in possesso di una buona tecnica. Gambino, ad esempio, é stato un mio compagno di squadra a Monopoli e possiede qualità importanti per la Lega Pro. Ma noi possiamo battere chiunque giocando al massimo del nostro potenziale”.
“Fuori casa abbiamo un ruolino di marcia molto diverso rispetto alle gare casalinghe. Non so il motivo, magari sfruttiamo il calore del pubblico tra le mura amiche. In trasferta, invece, abbiamo un pizzico di presunzione, paghiamo un po’ di rilassamento. In realtà non deve essere così, a prescindere dal numero di spettatori che troviamo lontano dal ‘Massimino’ bisogna sempre mantenere lo stesso atteggiamento. In Lega Pro devi mettere in campo tanta determinazione ed aggressività con costanza, non basta la tecnica. Magari qualche giocatore non si é ancora calato nella realtà di questa categoria. La domenica dobbiamo tirare fuori tutto quello che abbiamo perché, in settimana, facciamo tanti sacrifici”.
“Il Parma non mi ha mai aiutato per mandarmi a giocare. Questo l’ho pagato nella mia carriera. I portieri sono tanti, i posti sono pochi in categorie superiori, ma io non ho nessun rimpianto. Sono stato fermo anche un anno e mezzo per problemi al ginocchio che mi hanno aiutato a crescere come uomo. Essere in Lega Pro in una piazza come Catania rappresenta sicuramente un bene per me. Spero di salire di categoria indossando la casacca rossoazzurra”.