Processo di ricostruzione in atto, l’auspicio di tornare al più presto nel paradiso del calcio italiano dopo una rovinosa caduta. Il Catania si rifà alla scritta presente in città nella Porta Giuseppe Garibaldi: “Melior de cinere surgo”, cioè rinasco dalle mie ceneri ancora più bella, riprendendo il mito secondo cui la fenice, in punto di morte, prende fuoco per poi rinascere dalle proprie ceneri.
Catania riuscirà a risollevarsi, nel pieno rispetto della tradizione? I giocatori che hanno assunto la decisione di sposare il progetto etneo ben conoscono il peso delle responsabilità d’indossare la casacca rossoazzurra. In particolare gli ex di turno Marco Biagianti e Michele Paolucci hanno catechizzato al meglio i compagni.
All’interno del gruppo, come sottolineato da alcuni calciatori come Matteo Pisseri nel post gara di Foggia, si sta sviluppando quel senso di appartenenza più volte indicato dalla società etnea come base su cui poggiare la preparazione del rilancio. Ripartire non é semplice, il Catania é stato autenticamente devastato dalla doppia retrocessione dalla A alla Lega Pro e da una situazione finanziaria molto delicata.
Eppure l’Elefante sta lentamente risollevandosi. Cinque milioni di debiti sono stati appianati, ne restano ancora undici e la proprietà ha manifestato l’intenzione di proseguire lungo la strada del risanamento. Contemporaneamente l’obiettivo é di riportare il Catania in alto. Tirandosi fuori, prima di tutto, dalla palude della Lega Pro.